Corriere della Sera, 17 settembre 2025
Salvini, le nuove tensioni su Vannacci e la festa cinese con l’ambasciatore russo
Non un euro per «comprare armi e mezzi da usare all’estero». Le maggiori spese per la Difesa «dovranno essere usate per la sicurezza interna». Il consiglio federale della Lega ha detto la sua. O meglio: l’ha detta Matteo Salvini. E pazienza se il ministro della Difesa Guido Crosetto ha appena lanciato l’allarme sul fatto che l’Italia non è in condizione di difendersi da certi attacchi e non lo sarà prima di sei anni. Per usare le parole del segretario leghista, le risorse dovranno servire «per mettere forze dell’ordine sui treni, nelle piazze, per garantire la sicurezza dei cittadini italiani». Poi, Salvini è andato a una festa, dove ha tenuto un discorso, all’ambasciata cinese. Ed è lì che sono stati notati gli abbracci e le cordialità del vicepremier con l’ambasciatore plenipotenziario russo Alexey Paramonov.
Il no agli investimenti in armamenti destinati all’estero è venuto dopo che il ministro Giorgetti ha tratteggiato alcuni aspetti della legge di bilancio in gestazione. Il Federale è stato abbastanza assertivo sul fatto che «le banche dovranno dare un contributo», da destinare alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Ma alla massima riunione leghista il tema del giorno è stato il raduno di Pontida di domenica prossima. Che contenderà la scena mediatica alla premier Giorgia Meloni, in chiusura dell’evento di Azione Giovani Fenix 2025. Pontida sarà dedicata al clima d’odio montato dopo l’assassinio di Charlie Kirk e alla libertà di parola. Con Jordan Bardella che parlerà della condanna di Marine Le Pen e Flavio Bolsonaro, il figlio dell’ex presidente brasiliano, condannato a 27 anni per il tentato di colpo di Stato del 2022. Intervento anche di Santiago Abascal, leader del partito spagnolo Vox e di un influencer che fu vicino a Kirk. Salvini ha colto l’occasione per invitare i leghisti a limitare le dichiarazioni pubbliche: «Non alimentiamo polemiche, sono tempi in cui ai politici si spara».
Pochissimo si è parlato delle prossime Regionali. Ieri si è appreso che in Veneto, Campania e Puglia si voterà il 23 e il 24 novembre. Ma a Pontida non ci saranno ancora i nomi dei candidati: «Contiamo di chiuderla subito dopo». Se per il Veneto il nome resta quello del vice segretario leghista Stefani, Salvini si è lamentato del fatto che gli alleati non abbiano ancora ufficializzato i loro candidati.
Anche al Federale è emerso il tema Roberto Vannacci e la fisionomia che sta imprimendo alla Lega. Il generale debutterà a Pontida già sabato e starebbe preparando t-shirt ad hoc. È stato collegato al Federale per circa la metà dei 90 minuti di riunione. Per la cronaca, senza attivare la videocamera. Susanna Ceccardi, europarlamentare toscana, ha introdotto il tema insistendo sul valore della militanza in un partito, sulla difficoltà a raccogliere i contributi degli imprenditori e sull’inopportunità di parole d’ordine come Decima Mas in una regione come la Toscana. Matteo Salvini ha ribattuto in modo abbastanza brusco e ha chiuso la riunione, salvo poi chiedere se c’erano altri interventi. Ma il clima li ha sconsigliati.