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 2025  settembre 16 Martedì calendario

Nasce la rete dei «Preti contro il genocidio»: oltre 500 adesioni

È nata la rete internazionale dei “Preti contro il genocidio” a Gaza e nei Territori occupati. L’annuncio è stato dato ieri in una conferenza stampa «Nata dal basso – afferma don Rito Maresca, sacerdote dell’arcidiocesi di Sorrento e Castellammare di Stabia – da chi non vuole restare indifferente davanti ai massacri. Abbiamo deciso di metterci la faccia, siamo 550 sacerdoti cattolici provenienti da 21 Paesi, (220 italiani) di varie età e sensibilità. È una rete di preti non per clericalismo, ma per affermare la nostra risposta da presbiteri alla guerra».
Gli obiettivi si possono leggere nel documento fondativo pubblicato sul sito dei Saveriani. «Non parliamo come politici – dice il testo – ma come pastori e guide di comunità che credono nel Vangelo e della dignità di ogni vita umana. Non rappresentiamo solo noi stessi, ma anche le comunità affidate alle nostre cure come pastori della Chiesa cattolica. Il nostro messaggio non è contro nessuno, ma a favore della vita e della pace. Condanniamo la logica della guerra e della violenza ovunque si manifesti e chiediamo il rispetto del diritto internazionale, delle risoluzioni dell’Onu e delle sentenze della Corte penale internazionale contro coloro che opprimono e sopprimono vite umane innocenti». Poi il passaggio più forte: «Per questo, con la stessa forza con cui con cui condanniamo il massacro del 7 ottobre, gli omicidi e i rapimenti compiuti dai terroristi di Hamas, con la stessa forza condanniamo la risposta sproporzionata, l’uccisione di persone innocenti giustificata come errori involontari, i bombardamenti di Paesi terzi sovrani, i crimini di guerra, la pulizia etnica, l’uso della fame come arma di sterminio e il genocidio perpetrato dallo Stato di Israele contro la popolazione palestinese».
La rete dei presbiteri cattolici intende aiutare la popolazione palestinese e la parrocchia di Gaza, sensibilizzare i politici per fermare la guerra e chiedere «una indagine indipendente sui fatti del 7 ottobre 2023 e sulle successive violazioni del diritto internazionale da parte del governo israeliano». Tra gli aderenti, il cardinale di Rabat, in Marocco, Lopez Romero, prelati italiani come il presidente di Pax Christi e arcivescovo emerito di Altamura Giovanni Ricchiuti, l’emerito di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, il vicario apostolico di Anatolia Paolo Bizzeti e sacerdoti come don Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, don Albino Bizzotto e don Nandino Capovilla oltre al superiore dei Saveriani padre Garcia Rodriguez. Alla presentazione hanno partecipato i padri saveriani Pietro Rossini e Nicola Colasuonno e il gesuita Massimo Nevola, rettore della comunità di Sant’Ignazio a Roma. Tutti buoni conoscitori della situazione. Ma papa Francesco non aveva detto che occorreva investigare prima di parlare di genocidio dei palestinesi? «Sì – ammette don Rito – ma lo disse nel novembre del 2024. Da allora la situazione è ulteriormente precipitata. Del resto, lo stesso cardinale Pizzaballa ha dichiarato che per chi vede Gaza diventa impossibile parlare di neutralità». Prima iniziativa della rete sarà un incontro nazionale di preghiera e testimonianza pubblica a Roma il 22 settembre – vigilia dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite – con partenza da Sant’Andrea al Quirinale fino a Montecitorio.