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 2025  settembre 16 Martedì calendario

Nasce MuskTel? Il sogno di Musk di diventare operatore mobile parte con 17 miliardi d’investimento

E tu ti abboneresti a MuskTel? Dopo aver innovato l’industria dell’auto e rivoluzionato la corsa allo spazio, Elon Musk ha individuato il suo prossimo obiettivo: il mercato della telefonia mobile. L’annuncio che SpaceX ha acquistato 17 miliardi di dollari di spettro wireless da EchoStar (una Tlc con diverse frequenze negli Stati Uniti) ha mandato in fibrillazione l’intero settore. L’obiettivo strategico di medio-lungo periodo è trasformare il servizio satellitare Starlink in un operatore mobile globale competitivo su tutti i pronti. Già ora, grazie a un accordo con T-Mobile (uno dei grandi oltreoceano), Starlink permette una messaggistica di emergenza in aree remote, ma l’ambizione di Musk diventa quella di fornire una soluzione completa che integri la connettività domestica e quella mobile. Intervenendo martedì al podcast tecnologico «All-In», Musk ha detto: «Il risultato è che dovreste essere in grado di guardare video ovunque sul vostro telefono». Una visione che richiederà circa due anni per l’adeguamento dei chipset degli smartphone e il lancio dei satelliti compatibili. L’operazione ha già ricevuto un plauso istituzionale: Brendan Carr, presidente della Federal Communications Commission (Fcc) americana nominato da Trump, l’ha definita un «potenziale punto di svolta».
L’ingresso di Starlink nel settore è destinato a esercitare una pressione senza precedenti sugli operatori tradizionali, spingendoli a migliorare la copertura rurale, che in diverse aree degli Stati Uniti è modesta e non paragonabile a quella, capillare (con qualche eccezione), europea. Tuttavia, molti analisti invitano alla cautela. «In definitiva, è una buona notizia per i consumatori, che potranno così assicurarsi di avere connettività anche nelle aree più difficili da raggiungere. È incoraggiante vedere un gran numero di fornitori che iniziano a prendere sul serio l’uso dei satelliti per l’ultimo miglio. Ma questo richiede enormi investimenti in un momento in cui i margini sono ridotti e gli utenti sono riluttanti a spendere di più. La notizia è una dichiarazione d’intenti delle aspirazioni grandiose di Musk di fornire connettività alle masse. Un investimento gigantesco che completa alla perfezione il servizio satellitare, sottolineando ulteriormente l’importanza dello spettro, che è il vero ossigeno degli operatori» ci ha detto Paolo Pescatore, analista di PP Foresight ed esperto di Tlc e tecnologia. 
Altri esperti ricordano come l’investimento di SpaceX comunque impallidisca di fronte alle centinaia di miliardi spesi dai «Big Three» americani (Verizon, AT&T e T-Mobile) in infrastrutture terrestri, essenziali per gestire l’alta densità di traffico cittadino: secondo molti, Starlink rimarrà solo un servizio complementare. 
La mossa strategica di Starlink -che oggi conta 8,5 milioni di abbonati e, secondo Morgan Stanley, genera circa il 70% dei 15,9 miliardi di dollari di ricavi stimati per SpaceX quest’anno – arriva in un periodo di intensa attività per l’ecosistema Musk. A Wall Street, Tesla ha registrato un balzo del 6% dopo l’annuncio di un riacquisto di azioni da parte del Ceo per 1 miliardo di dollari. Musk guarda, come sempre avanti. Alla domanda sulla possibilità di acquistare un giorno un colosso come Verizon per accelerare l’ingresso nei mercati urbani, ha risposto apertamente che «non è escluso».