La Stampa, 14 settembre 2025
Intervista a Veronica Gentili
Come te nessuno mai l’ha vista esordire al cinema come attrice. Quella carriera poi non è continuata ma il titolo, in qualche modo, fu profetico: Veronica Gentili (giornalista, Iena ed ex padrona di casa de L’isola dei famosi) rivendica con orgoglio il suo essere mille cose insieme, «mai incasellabile», perché restare sempre uguali è un atteggiamento «rassicurante ma rinunciatario». Da oggi torna alla guida de Le Iene su Italia 1 mentre Simona Ventura, da sua ex opinionista, si prepara a presentare il Grande fratello ma guai a dire che tutto sta finalmente andando al proprio posto: «Non esiste un ordine mondiale per cose ben più importanti, figuriamoci per chi dovrebbe condurre cosa», ribatte l’ex padrona di casa de L’isola, di cui rivendica la maternità («ho dato un mio stile distintivo») e i buoni ascolti («considerando il contesto»). Ora riparte con Le Iene: stesso graffio, più inviati (la new entry è Daniele Bonistalli) e il compagno di viaggio Max Angioni.
Ha sempre la risposta pronta. Non teme le critiche?
«Se sei abituata a darti il tormento da sola, quello che ti danno gli altri lascia il tempo che trova. Mi creda, nessuno riesce a rompermi le scatole quanto me stessa».
A dispetto delle apparenze è una persona insicura?
«Sono piena di fragilità. Se c’è una cosa che mi manca è proprio la spensieratezza: mi faccio un sacco di problemi, per tutto e per tutti, mi chiedo continuamente l’altro cosa penserebbe, come reagirà... Mi piacerebbe riuscire anche nel privato a fare mia la frase di Rousseau che ho pubblicato dopo aver finito L’isola dei famosi: “Prendi la direzione opposta all’abitudine e quasi sempre farai bene"».
Per lasciare le abitudini serve più coraggio o autostima?
«Coraggio, che spesso diventa imprudenza. Però è così che sono cresciuta: a casa mia nessuno è nato e morto rotondo. Mamma è diventata una strepitosa mercante d’arte, mio papà nasceva avvocato poi si è occupato di tv, anche come dirigente Rai, mio fratello Alessandro è un fisico approdato alla computer science che studia epidemiologia, mia sorella Marta è psicologa. Siamo un mix in continua evoluzione. Rivendico quindi con orgoglio il mio essere spuria».
In che senso?
«Sono arrivata al giornalismo con alle spalle anni di set e un diploma all’Accademia Silvio d’Amico. Ero un’attrice con il grande tallone d’Achille di essere appassionata di politica. Ha presente i bambini che da piccoli dicono di voler fare l’astronauta, la ballerina, e cambiano sempre idea, per poi scegliere un solo desiderio da adulti? Io ho fatto l’opposto. A quattro anni ero certa di voler fare l’attrice. Poi però una volta arrivata sul set ho sentito che mancava un pezzo: “Voglio anche dire la mia”, pensavo. Crescendo i pezzi si sono moltiplicati (talk, inchieste, reality) e li ho inseguiti tutti».
Cosa ricorda del suo esordio in “Come te nessuno mai”?
«Quando lo rivedo, sorrido con tenerezza. Ero proprio così: una 14enne capo popolo, che non si teneva nulla e battagliava, proprio come si vede nel film. Praticamente era cinema verità. Silvio Muccino faceva la mia stessa scuola: la collaborazione è nata così»
A proposito di militanza, a Le Iene parlerete di Gaza?
«Dobbiamo farlo: lo scenario geopolitico lo impone. Oggi c’è solo una cosa che sta smuovendo gli equilibri a Gaza: la società civile. I movimenti di opinione sono l’unico modo di scuotere i governi. Quindi i vari distinguo su dove e come parlarne sono distonici rispetto a quello che accade».
Fanelli ha sbagliato a tacere alla Mostra di Venezia?
«Secondo me non esiste un posto giusto e uno sbagliato. Io ne ho addirittura parlato all’Isola! Quel giorno erano appena uscite le immagini della gente affamata e mi sarei sentita fuori dal mondo a far finta di niente in un programma dove persone famose, ben pagate, giocavano a fare la fame».
Visto che è in continua metamorfosi, la prossima potrebbe essere politica?
«Ho imparato che non devo dire “questo non lo farò mai”, perché con L’isola dei famosi ho contraddetto me stessa. Quindi le risponderò con un “A oggi non mi interessa”. All’ordine del giorno semmai potrebbe esserci un figlio. Lo desidero da tempo ma l’ultimo periodo è stato molto complicato e doloroso, per via della morte di mio papà».