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 2025  settembre 14 Domenica calendario

Viene espulso ed esulta: si era fatto arrestare a Varese per tornare a casa in Nigeria

Quando il giudice Andrea Crema del Tribunale di Varese gli ha comunicato che sarebbe stato espulso dal territorio italiano e rimpatriato, lui non ha fatto nulla per nascondere la propria gioia, che è emersa chiaramente malgrado il suo italiano sia piuttosto stentato: protagonista della curiosa vicenda un 36enne nigeriano, che si è messo a fumare uno spinello nella stazione ferroviaria di Varese proprio di fronte agli agenti della Polfer con il preciso intento di essere perquisito.
Ha raggiunto il suo obiettivo: i poliziotti, insospettiti dal suo atteggiamento, gli hanno trovato addosso un etto e mezzo di hashish e l’hanno fermato.
È così riuscito lo stratagemma messo in atto dall’uomo per rientrare in Nigeria a spese dello Stato italiano.
Il 36enne, residente in un comune del Varesotto, era in possesso di un permesso di soggiorno temporaneo e percepiva mensilmente la Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego), l’indennità di disoccupazione, perché aveva lavorato per un periodo come operaio in un’azienda della zona.
“Voglio tornare nel mio Paese, ma non ho soldi sul conto perché mando a casa l’indennità di disoccupazione, alla mia famiglia. Non sapevo più come fare – ha detto in Tribunale, come riporta anche la Prealpina – Ci ho pensato a lungo e alla fine ho deciso di sedermi a fumare sui gradini della stazione”.
Come previsto dal Testo unico sull’immigrazione, il 36enne è stato condannato a sei mesi di reclusione, ma la pena è stata immediatamente commutata in espulsione, con tanto di divieto di tornare in Italia.
Nel marzo scorso l’uomo aveva già peraltro tentato di farsi rimpatriare, fingendo di dare in escandescenza su un treno e facendosi arrestare. All’epoca però il suo piano non aveva funzionato.