il Fatto Quotidiano, 14 settembre 2025
L’agosto del 2025 è stato il terzo più caldo di tutti i tempi
In Italia – Dopo il weekend anticiclonico del 6-7 settembre, il tempo della settimana è stato segnato dalla vigorosa perturbazione atlantica di martedì 9-mercoledì 10. Fin da martedì notte, prima ancora che giungesse il sistema frontale vero e proprio, un massiccio flusso di aria umida da Sud-Ovest ha innescato piogge torrenziali su Spezzino, costa apuana e immediato entroterra (165 mm in meno di 5 ore a Torano): furiose piene del Parmignola e del Carrione, sommersa la stazione ferroviaria di Massa. Tra pomeriggio e sera è toccato all’Elba, con un nubifragio che ha alluvionato Portoferraio (70 mm in meno di un’ora), poi tra notte e mattino di mercoledì allagamenti e dissesti tra Varesotto, Brianza e Lario, dove il torrente Pertus è nuovamente fuoriuscito nel paese di Blevio, Como (12 sfollati e danni alle abitazioni), ed è almeno la sesta volta che accade dal 2021. Duramente colpita anche la pianura costiera tra Veneziano e Friuli: straordinari i 264 mm di pioggia rilevati a Bibione in gran parte in una decina di ore, diffuse inondazioni di strade ed edifici. Nubifragi pure nel Lazio, un centinaio di interventi dei Vigili del Fuoco tra allagamenti e alberi caduti, da Bracciano, a Roma, ai Castelli Romani. I venti meridionali che precedevano la perturbazione hanno spinto i termometri a valori da piena estate in Sardegna e Sicilia (39,2 °C mercoledì a Lentini, Siracusa), poi giovedì alcune piogge sono arrivate anche al Sud, violente nel Trapanese dove un’alluvione-lampo ha trascinato via diverse automobili ad Alcamo. Ormai è dimostrato che atmosfera e mari più caldi alimentano i fenomeni estremi, e il trimestre estivo appena concluso non è sfuggito alla consolidata tendenza al riscaldamento, collocandos– con il contributo di un giugno rovente – quarto tra i più caldi dal 1800 a scala nazionale secondo il Cnr-Isac (anomalia +1,5 °C).
Nel mondo – Il servizio Copernicus indica che agosto 2025 è stato il terzo più caldo nel mondo (0,49 °C sopra la media 1991-2020) dopo i casi del 2023 e 2024. Anche il trimestre giugno-agosto (estate boreale) è risultato terzo a livello globale (+0,47 °C), e quarto in Europa (+0,9 °C) dopo le estati 2024 (record), 2022 e 2021, con siccità e incendi nell’Ovest e nel Sud del continente, fino al Mar Nero. Nel Regno Unito e in Spagna è stata perfino l’estate più calda in oltre un secolo. Nonostante il sole stia declinando sull’orizzonte in vista della stagione fredda, ondate di calore straordinarie continuano a interessare l’emisfero Nord, con temperature che hanno ancora sfiorato i 50 °C in Iran, e superato i 35 °C in Giappone e i 25 °C in Norvegia. Nell’altro emisfero, calura estrema anche in Brasile e Sud Africa, mentre, alle porte della primavera, prosegue il periodo insolitamente freddo e piovoso in Australia (a Sydney 122 mm di pioggia in 24 ore e allagamenti). Sott’acqua anche Tokyo giovedì a causa di un nubifragio da ben 134 mm di pioggia in un’ora (circa la media di tutto settembre), una vittima, paralisi dei trasporti e blackout elettrici. Inoltre, più di due milioni di evacuati per le imponenti alluvioni nel Punjab pakistano che dall’inizio di questa intensa stagione monsonica hanno causato un migliaio di vittime; devastati centinaia di villaggi e l’agricoltura, grave la situazione umanitaria anche per colpa delle carenti politiche governative di mitigazione dei disastri naturali. L’articolo Summer warming in the East Antarctic interior triggered by southern Indian Ocean warming, su Nature, rivela che anche nell’interno dell’Antartide orientale le temperature sono rapidamente aumentate, specie in estate (tra +1,3 °C e +2,0 °C nel periodo 1993-2022), a sua volta a causa di un meccanismo atmosferico di risposta al surriscaldarsi dell’Oceano Indiano. Tali remote lande restano comunque gelide con temperature medie prossime a -50 °C, tuttavia questi dati suggeriscono che il clima e la calotta glaciale della regione sono più suscettibili al riscaldamento globale di quanto si pensasse.