lastampa.it, 9 settembre 2025
A 90 anni Woody Allen pubblica il suo primo romanzo: “Che succede a Baum?”
E così, a novant’anni, Woody Allen si è concesso il romanzo. Il primo della sua vita, posto che in passato ha pubblicato sì racconti e saggi, oltre a un’autobiografia, A propos of Nothing, uscita fra le polemiche nel 2020, perché rifiutata dell’editore Hachette dopo una rivolta del personale, virtuosa rivolta, motivata dal fatto che le vecchie accuse di abusi sessuali rivoltagli dalla figlia adottiva (mai provate) avevano trasformato la sua figura in quella di un reietto impresentabile. Venne infine pubblicata da un editore coraggioso, Arcade, e in Italia dalla Nave di Teseo che aveva per così dire sfidato gli strali woke.
Ora sempre la Nave annuncia il nuovo libro in contemporanea con gli Stati Uniti per il 23 settembre. Non se ne sa molto, salvo uno spunto di trama, e naturalmente il titolo. What’s With Baum? (nella versione italiana Che succede a Baum?), parla di un giornalista ebreo di mezza età che diventa, appunto, romanziere, «consumato dall’ansia per tutto ciò che accade sotto il sole», come da probabile quarta di copertina americana; i cui «turgidi libri filosofici ricevono recensioni tiepide e il suo prestigioso editore newyorkese lo ha abbandonato».
Baum è in crisi. Ormai al terzo matrimonio sospetta tradimenti, non solo, ma «in un momento di irrazionalità, ha cercato impulsivamente di baciare una giovane e carina giornalista durante un’intervista che lei sta per rilasciare in pubblico». Ce n’è abbastanza per sfidare qualche convenzione intellettuale.
«C’è da stupirsi che Baum – si chiede perciò la Swift Press, che lo pubblica negli Usa, piccola e combattiva editore nata da poco con lo scopo anche di mettere in discussione quella che definisce le «ortodossie contemporanee», visto che Allen a quanto pare continua a essere un po’ impresentabile almeno in patria – se abbia iniziato a parlare da solo?». No, naturalmente. E non basta: «Gli sconosciuti scuotono la testa e gli camminano intorno per strada. Nel frattempo, scopre un segreto sconvolgente che potrebbe causare scompiglio se lo rivelasse. Dovrebbe tenerlo per sé o rivelarlo e mandare all’aria il suo matrimonio?»
Di qui in poi, ovviamente, mistero. Bisognerà aspettare qualche giorno. Ma non è il segreto sconvolgente quello che veramente interessa (l’aggettivo è un trito luogo comune da quarta di copertina), quanto forse il tasso di autobiografia. In fondo, Allen nella sua genialità ha sempre rappresentato ossessivamente se stesso.