corriere.it, 9 settembre 2025
Pet economy, gli italiani spendono 900 euro all’anno per i loro animali domestici. Il nodo dei costi veterinari
Per la gestione dei loro animali domestici gli italiani spendono mediamente circa 75 euro al mese, ovvero 900 euro ogni anno. La voce che incide maggiormente è quella relativa alle spese veterinarie, che vale circa 380 euro. Il resto si ripartisce tra cibo, giochi e accessori. È il risultato di un’indagine condotta dal centro studi Nomisma per UniSalute, che evidenzia come il benessere di cani, gatti e altri animali che vivono nelle case degli italiani sia considerato prioritario per le famiglie.
L’86% dei proprietari ha detto di ricorrere al veterinario, per visite di controllo o per necessità, almeno una volta nel corso dell’ultimo anno e più di uno su 5 (il 21%) c’è stato almeno una volta ogni 2-3 mesi. I controlli di routine sono stati effettuati nel 62% dei casi – ma questo numero rivela per contro che quasi il 40% non li fa -, e le vaccinazioni nel 53% (idem come sopra per la quota di inadempienti). Interventi dello specialista per malattie croniche o operazioni chirurgiche sono stati segnalati rispettivamente dal 19 e dal 10 per cento degli interpellati.
Non sono numeri incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione, che invece è fondamentale sia per garantire una buona salute all’animale sia per evitare di ritrovarsi ad intervenire in un secondo tempo con costi molto maggior. La motivazione di questa scelta è probabilmente di ordine economico. Non esiste infatti un servizio sanitario pubblico per gli animali e i costi delle consulenze private possono risultare molto onerosi per chi non può contare su redditi elevati. Per cui si finisce con lo sperare che tutto vada per il meglio. Ma è anche per questo che sono sempre di più i proprietari che ricorrono a forme di assicurazione che possano intervenire nella copertura dei costi, in caso di necessità. Una formula, mutuata dalle polizze per le persone e che si va diffondendo anche per i altri membri non umani della famiglia, che ha detto di conoscere il 53% del campione. Si ferma al 22% la quota di chi ne ha già sottoscritta una. Il 58% degli interpellati si è detto però propenso a prenderla in considerazione nei prossimi 12 mesi.
Per assicurare la salute del proprio animale domestico una persona su due si dice disposta a spendere tra 100 e 200 euro l’anno, mentre il 22% potrebbe arrivare anche a superare quel tetto. Tra i servizi considerati più interessanti di questo genere di polizze ci sono la possibilità di beneficiare di rimborsi completi sulle prestazioni (nel 47% dei casi) e di tariffe agevolate (38%). Ma riscuotono interesse anche la possibilità di una reperibilità del veterinario 24 ore su 24 e la possibilità di usufruire di servizi e visite a domicilio, indicati rispettivamente dal 28 e dal 21% dei proprietari.
Ma quanto costa una polizza per animali? Come per tutte le spese assicurative a fare la differenza sono i termini contrattuali. Vale a dire il massimale di copertura, i servizi a cui è abbinata (spesso è accorpata a quella di responsabilità civile o all’assicurazione sulla casa), i fattori di rischio specifici (età dell’animale, malattie pregresse, razza), l’aggiunta di servizi come la tutela legale o il ritrovamento, in alcuni casi con l’abbinamento a sistemi di tracciamento gps. E poi entra in gioco la concorrenza tra le diverse compagnie. Una rapida ricerca delle offerte presenti in rete evidenzia che si può partire da cifre inferiori ai 100 euro l’anno per una copertura base per salire anche a tre o quattro volte di più aumentando i massimali di copertura e il numero di servizi.