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 2025  settembre 08 Lunedì calendario

I paperoni del mondo alla ricerca dell’immortalità

I grandi vecchi come Giorgio Armani e Pippo Baudo avrebbero potuto essere considerati dei signori di mezza età. La possibilità di vivere sino a 150 anni, e soprattutto di avere 20 anni in più di salute, è dietro l’angolo. Tutto sta per cambiare grazie alla crescente attenzione della scienza verso la longevità. E –almeno per una volta – dobbiamo ringraziare i super ricchi se vedremo spuntare la prima ruga attorno ai 60 anni. Secondo un’analisi del Wall Street Journal (ricavata da uno studio sugli accordi di investimento a lungo termine presenti su PitchBook, dichiarazioni di società quotate e documenti normativi) infatti i paperoni del pianeta hanno speso oltre 5 miliardi di dollari negli ultimi 25 anni sul tema anti age. Ma a beneficiarne ovviamente non saranno solo loro.
I giganti della Silicon Valley Peter Thiel, Sam Altman, Yuri Milner e Marc Andreessen stanno versando sempre più denaro nelle casse della scienza. Gli investimenti per la ricerca di Thiel, il fondatore del servizio di pagamento online PayPal, per una vita più lunga secondo il WSJ ha coinvolto quasi una dozzina di aziende – alcune delle quali finanziate dalla sua società di venture capital e altre da una fondazione no-profit da lui sostenuta – che hanno raccolto oltre 700 milioni di dollari. In generale le aziende sul tema longevità fanno parte di una costellazione di oltre 200 startup e organizzazioni non profit che coinvolgono quasi 1.000 investitori. Secondo l’analisi del WSJ negli ultimi 25 anni hanno raccolto oltre 12,5 miliardi di dollari non solo da ricchissimi, ma anche da influencer dei social media, scienziati famosi e attori di Hollywood. Il ceo di OpenAI Altman, ha puntato una grossa cifra – 180 milioni di dollari – su Retro Biosciences, che mira a sviluppare farmaci per ringiovanire e riprogrammare le cellule invecchiate. Il ceo di Retro, Joe Betts-LaCroix, ha lavorato in precedenza per Halcyon Molecular, un’ex azienda biotecnologica finanziata dal Founders Fund di Thiel. Il fondo di Thiel ha sostenuto anche NewLimit, co-fondata nel 2021 dal ceo di Coinbase Brian Armstrong. NewLimit, focalizzata sulla lotta all’invecchiamento cellulare, ha raccolto oltre 200 milioni di dollari da investitori ultra-ricchi, tra cui almeno nove miliardari o i loro fondi, come il co-fondatore di Palantir Joe Lonsdale, l’ex ceo di Google Eric Schmidt e il co-fondatore di Sun Microsystems Vinod Khosla. Anche Peter Diamandis, imprenditore della Silicon Valley e appassionato di longevità, ha investito in NewLimit. La società di Lonsdale, 8VC, ha sostenuto la startup di ringiovanimento cellulare Altos Labs, che ha ottenuto il supporto di Arch Venture Partners di Robert Nelsen e dell’investitore tecnologico Milner.
Anche alcune star si sono appassionate al tema tanto che Function Health, che si concentra su esami di laboratorio e suggerimenti sullo stile di vita, ha attirato investimenti da parte di Kevin Hart e Matt Damon. Non tutte le scommesse sulla longevità però sono destinate a fruttare ricchezza. Unity Biotechnology ha raccolto 355 milioni di dollari dal 2013 per sviluppare farmaci mirati alle cellule legate all’invecchiamento. Peccato che l’azienda è stata recentemente cancellata dal Nasdaq e a giugno ha annunciato l’intenzione di sciogliersi. Sempre secondo l’analisi del Journal, l’azienda di Khosla ha investito in diverse startup attive nel settore della longevità, che hanno raccolto complessivamente più di 1 miliardo di dollari. Khosla Ventures e il fondo del venture capitalist Andreessen hanno investito in BioAge Labs. Il co-fondatore di Salesforce, Marc Benioff, e il fondo di Khosla hanno investito in Viome Life Sciences. Anche BOLD Capital Partners, un fondo di venture capital cofondato da Diamandis, ha investito in Viome.