corriere.it, 6 settembre 2025
Warner Bros. Discovery fa causa a Midjourney: «Ha generato innumerevoli immagini di personaggi protetti da copyright»
La battaglia legale tra creatività umana e algoritmi generativi si fa sempre più accesa. Warner Bros. Discovery, colosso statunitense dell’intrattenimento, ha fatto causa a Midjourney, la startup californiana specializzata nella generazione di immagini tramite intelligenza artificiale generativa. L’accusa: aver prodotto “innumerevoli” contenuti in violazione del copyright, tra cui immagini e video che ritraggono personaggi iconici come Superman, Bugs Bunny, Scooby-Doo, Wonder Woman, le Superchicche, Titti e Rick & Morty.
Che cos’è Midjourney
Midjourney, fondata nel 2022 da David Holz a San Francisco, è oggi una delle piattaforme di AI text-to-image più avanzate e diffuse. Il suo funzionamento è semplice: l’utente inserisce un prompt testuale – anche generico – e l’algoritmo restituisce un’immagine coerente, generata in pochi secondi. Ma proprio questa facilità d’uso, sostiene Warner Bros, avrebbe portato a un utilizzo improprio della proprietà intellettuale da parte degli utenti e della piattaforma stessa.
Genera personaggi partendo da prompt vaghi
Ma c’è di più: secondo la causa depositata, Midjourney sarebbe in grado di produrre immagini protette anche in assenza di riferimenti espliciti. Un esempio citato riguarda la generazione di immagini scaricabili di Superman, Batman e Flash a partire da un comando vago come «battaglia tra supereroi dei fumetti classici». In altri casi, personaggi riconoscibili vengono rappresentati in contesti creati dagli utenti ma senza alcuna autorizzazione da parte della Warner Bros. Discovery (gruppo che comprende, tra gli altri, Warner Bros. Entertainment, DC Comics, Hanna-Barbera, Turner Entertainment e Cartoon Network).
Azioni legali perseguite anche da Disney e Universal
Non è un episodio isolato: anche Disney e Universal hanno avviato azioni legali simili contro la stessa startup, definendo il suo generatore AI un «distributore automatico virtuale” capace di produrre “copie infinite non autorizzate» delle loro opere.
Danni «sostanziali e irreparabili»
Nel documento depositato in tribunale, Warner Bros. accusa Midjourney di violazione sistematica, continua e intenzionale del copyright, con danni definiti «sostanziali e irreparabili». È difficile immaginare una violazione del copyright più intenzionale di quella commessa da Midjourney – si legge – Sta sfruttando deliberatamente la nostra proprietà intellettuale per attrarre utenti e guadagnare, offrendo loro copie illimitate e opere derivate non autorizzate». La richiesta dell’azienda al giudice è netta: bloccare la generazione, distribuzione e visualizzazione di contenuti protetti e imporre a Midjourney l’adozione di sistemi di protezione contro la violazione del copyright nei suoi strumenti di intelligenza artificiale.