Il Messaggero, 6 settembre 2025
Kaufmann "nullatenente" scomparsi i soldi del film
Denaro erogato dal ministero attraverso il “tax credit” ma nessun bonifico e soprattutto nessuna cifra da “capogiro” sono stati accertati nelle disponibilità di Francis Charles Kaufmann per quel film – “Stelle della notte” – mai realizzato. Di fatto quel denaro sembra essere sparito. Da una prima verifica sui conti correnti statunitensi dell’uomo arrestato in Grecia, a Skiathos, dagli agenti dello Sco, il Servizio centrale operativo, e da quelli della Squadra Mobile di Roma arrivano le prime risposte. Di fatto un nulla tenente, l’uomo accusato del duplice omicidio della compagna, Anastasia Trofimova e della loro figlioletta Andromeda, entrambe strangolate a distanze di giorni e abbandonate nude sotto gli oleandri di Villa Doria Pamphilj. Dopo la ricostruzione degli omicidi, restava infatti da capire in che modo e se il 47enne californiano rinchiuso ora nel carcere di Rebibbia avesse beneficiato di quel finanziamento – pur erogato a favore di quel film – ambientato secondo la sceneggiatura iniziale a Roma, che tuttavia non ha avuto nessun primo “ciak”.
Kaufmann da quando aveva lasciato gli Stati Uniti alla volta dell’Europa a seguito dell’aggressione, quasi mortale, ai danni di uno dei fratelli, viveva mantenuto dalla famiglia. Una sorta di “vitalizio” erogato affinché si tenesse lontano da casa e poi interrotto perché la famiglia stessa – ovvero la madre prima e poi la sorella – avevano smesso di sovvenzionarlo. Da allora, ovvero fra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, Kaufmann viveva di piccoli contributi racimolati da amici e conoscenti. È stato accertato come abbia preso del denaro anche dalla società di produzione maltese ma poi la stessa aveva interrotto il pagamento poiché del film, tanto millantato, non c’era traccia. E stante così le cose, è difficile credere che il contatto con l’Italia e con la società riconducibile a Marco Perotti, ovvero la “Coevolutions” che aveva fatto richiesta per il “tax credit”, fosse portato avanti dai produttori di Malta e non da Kaufmann in persona. Che una volta arrivato nella Capitale con la compagna e la figlia era anche andato a bussare alla porta della Coevolutions senza tuttavia ricevere risposta. Dunque che fine hanno fatto quei soldi ministeriali? L’argomento è oggetto ancora di indagine. Una volta arrivati nella Capitale, a fine marzo, Kaufmann con la compagna e la figlioletta avevano soggiornato in un B&b in zona Trastevere e in quel periodo cercavano anche una sistemazione più comoda tanto da mettersi in contatto con un’agenzia immobiliare per un appartamento dal canone di mille euro al mese a Ponte Milvio. In quei giorni, prima di fine a vivere come dei clochard a Villa Pamphilj, l’uomo aveva provato inoltre a proporre un altro lavoro a una nuova società di produzione con sede alle spalle del Bioparco ma anche qui, pur arrivando in taxi, sbarbato e ben vestito, quel contatto non aveva prodotto risultati. E la Trofimova stessa in una delle poche video chiamate alla madre aveva espressamente chiesto del denaro. A riprova di quanto finora accertato si attende oltre alla rogatoria ufficiale avanzata agli Stati Uniti, l’analisi sui cellulari sequestrati all’uomo al momento dell’arresto in Grecia che potrebbero meglio spiegare l’origine di un viaggio, intentato da un “truffatore”, a sua volta molto probabilmente truffato.