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 2025  settembre 06 Sabato calendario

Incubo aeroporti. Sono raddoppiate le valigie perdute

Raddoppiano le valigie perse o consegnate tardi agli italiani nei principali aeroporti europei ed internazionali. Su un numero complessivo di disservizi in volo rimasto sostanzialmente stabile tra lo scorso anno e quello attuale, la percentuale di disagi sui bagagli, per cui si chiede il risarcimento, è passata dal 6,9% al 13,3%.
A dirlo sono i numeri registrati nei database di RimborsoAlVolo, tra le principali società italiane che operano nell’assistenza ai passeggeri per i rimborsi aerei. Sempre nell’ultimo anno, secondo Facile.it, hanno dichiarato di aver smarrito definitivamente il bagaglio in oltre 4 milioni di italiani (considerando tutti i membri delle famiglie coinvolte), il 16,8% dei viaggiatori. Nell’8% dei casi (1,5 milioni di vacanzieri), invece, la valigia è stata consegnata in ritardo, mentre a quasi 549mila passeggeri è stata rubata in aeroporto. Va comunque detto che, secondo le norme internazionali, dopo 21 giorni una valigia smarrita è considerata definitivamente persa, anche se poi di fatto viene riconsegnata, con annesso diritto al risarcimento.
Alcuni aeroporti, secondo un’analisi di AirAdvisor, presentano un rischio maggiore di furti o smarrimenti di valigie. Lo studio ha esaminato 53 scali internazionali, valutando fattori come il volume di passeggeri, le recensioni online, le ricerche su Google relative a bagagli smarriti e il tempo medio per raggiungere l’area di ritiro bagagli.
Ovviamente i grandi hub aeroportuali, con percorsi più lunghi dal gate al ritiro bagagli, sono generalmente quelli dove le valigie sono più vulnerabili. Sono infatti spesso scali di connessione e non solo di destinazione, oltre ad essere molto più trafficati degli altri. Si verificano più facilmente, quindi, situazioni in cui il bagaglio del passeggero in transito verso un’altra destinazione rischia di rimanere “indietro” rispetto al viaggiatore. In Europa ai primi posti per pericolo di perdita delle valigie ci sono lo scalo londinese di Heathrow, lo Charles de Gaulle a Parigi, lo scalo tedesco di Francoforte sul Meno e l’aeroporto El Prat di Barcellona. Tra gli scali italiani Milano-Malpensa è al 15esimo posto complessivo. Bene l’aeroporto romano di Fiumicino, che nonostante il record di passeggeri (quest’anno, anche visto il Giubileo, potrebbero arrivare a 50 milioni), è a quota 3,8 valigie perse ogni mille passeggeri (in calo rispetto ai 5,2 bagagli su mille del triennio 2022-2024, dato già migliore del passato).
Tra le compagnie poi, secondo Rimborso AlVolo, i bagagli smarriti su tutti i voli Ita Airways sarebbero saliti in un anno dal 13,1% delle richieste di rimborso al 21,8%. Con l’aumento del numeri dei bagagli persi cresce quindi la ricerca di polizze assicurative per schermarsi dai problemi. Per Facile.it a giugno la ricerca web di prodotti assicurativi per le vacanze è aumentata del 5% rispetto a un anno fa. I prezzi per una polizza viaggio che copre spese mediche e ha la garanzia sui bagagli partono da circa 22 euro per due settimane di viaggio in Europa e da 38 euro per due settimane negli Usa. Il numero complessivo di valigie perse resta però una minoranza rispetto al totale di quelle che transitano ogni giorno nei vari scali internazionali. Lo scorso anno, secondo i dati del Sita Baggage It Insights report, sono stati persi in tutto il mondo 33,4 milioni di bagagli, su un totale di 5,3 miliardi di passeggeri.
Sono circa 6,3 valigie smarrite ogni mille viaggiatori, in forte calo rispetto al 19 ogni mille del 2007.
Anche con un numero raddoppiato per gli italiani parleremmo comunque di circa un bagaglio perso ogni 100 persone in viaggio. Di queste valigie, poi, il 66% viene ritrovato e restituito entro 48 ore. Va detto comunque che, con l’esplosione del modello “low cost”, sono sempre meno i viaggiatori che partono con un bagaglio da stiva o con uno a mano che finisce imbarcato per mancanza di spazio in aereo. Secondo un sondaggio condotto in Italia da Parkos lo scorso dicembre, sarebbero poco più del 40% del totale dei passeggeri. Ecco che il numero dei bagagli persi potrebbe essere virtualmente di uno ogni 40.
Confrontando poi il periodo gennaio-agosto dello scorso anno con gli stessi mesi del 2025, emerge che è cambiata la natura dei disservizi aerei. Su un totale di disagi potenzialmente rimborsabili che solo quest’estate raggiungerebbe quota 240 milioni di euro (ma di solito solo il 20% dei passeggeri chiede il rimborso), oltre ai bagagli cresce anche la percentuale di disservizi per scioperi. Secondi i dati di RimborsoAlVolo sono passati dall’1,3% al 4,9% del totale, quattro volte tanto. Il peso di cancellazioni e ritardi sul numero complessivo dei disagi è invece sceso dall’86,7% al 79,4% e quello per maltempo dal 5,1% al 2,4%.