corriere.it, 6 settembre 2025
La corsa (sfrenata) dei Paperoni globali: ora Musk, Bezos e Zuckerberg valgono 1.000 miliardi
La parola «billionaire» in America evoca colossi come Elon Musk, Jeff Bezos o Bill Gates ma la realtà è più sfaccettata: i 1135 miliardari non si concentrano solo nelle grandi metropoli o a Silicon Valley, ma popolano anche piccoli centri spesso lontani dai riflettori. Dove (e come vive) lo 0,01% d’America: secondo dati di Altrata elaborati dal Wall Street Journal, solo Wyoming e Alaska non ospitano uno dei 1.135 miliardari (in crescita rispetto ai 927 del 2020) che assieme raccolgono una ricchezza da 5700 miliardi di dollari.
La concentrazione maggiore è in California (255), ma si trovano miliardari anche in località meno note come Ridgeland in Mississippi e Waunakee in Wisconsin mentre a Cashiers, un borgo nelle Blue Ridge Mountains della North Carolina, vivono quattro famiglie da oltre un miliardo. C’è poi il caso di Winifred in Montana: appena 172 abitanti tra cui il tycoon dell’aria
condizionata Norman Asbjornson che lì è nato e cresciuto.
Il divario è enorme. I 100 più ricchi controllano 3.860 miliardi, oltre metà del totale. Musk, Bezos e Mark Zuckerberg insieme valgono quasi 1000 miliardi. Nonostante il peso di Silicon Valley, la maggior parte dei patrimoni nasce da banche e finanza (300 miliardari), seguite da immobiliare e real estate (75).
Tra i nomi spiccano dinastie celebri come i Walton (Walmart) e i Pritzker (gli hotel Hyatt) mentre, tra le grandi famiglie che hanno fatto la ricchezza dell’America, c’è solo un Rockefeller. Tra i miliardari meno noti in questo club esclusivo figurano Diane Hendricks, co-fondatrice del distributore di prodotti per tetti Abc Supply, e gli eredi dei cioccolatini-regalo Russell Stover comprata nel 2014 dalla svizzera Lindt.
Anche star dello spettacolo e dello sport come LeBron James e Beyoncé oscillano sulla soglia del miliardo. L’86% dei Paperoni sono uomini: tra le 150 donne, Selena Gomez e Taylor Swift sono anche tra le più giovani, rispettivamente 33 e 35 anni. La miliardaria più giovane è Mary Julia Koch, giornalista al New York Sun ed erede di parte della fortuna del padre David
Koch morto nel 2019.
Un terzo dei miliardari ha ereditato la ricchezza, rivelano i dati Altrata: 50 eredi di cinque aziende (Walton, Pritzker, Koch, Cargill McMillan e Mars) detengono complessivamente circa 830 miliardi, il 15% del totale. Dal
2015, i miliardari hanno annunciato donazioni pari a 185 miliardi di dollari. Sostengono principalmente cause come l’istruzione e la ricerca medica. Questo ha dato loro un peso nei dibattiti universitari in corso sulla libertà di parola e sull’antisemitismo. A dispetto dell’esempio di mecenati come Bill Gates e Warren Buffett, la maggior parte si è mostrata più cauta: circa un quarto ha donato meno di un milione di dollari nell’ultimo decennio.
Alcuni donano di più alle organizzazioni a cui sono affiliati. Il gestore di hedge fund Bill Ackman ha donato circa 120 milioni di dollari a diverse cause, ma ha donato 1,36 miliardi di dollari a una fondazione di cui lui e sua moglie sono amministratori fiduciari, che sostiene la ricerca medica e altre cause. Tra i principali destinatari delle donazioni monitorate da Altrata ci sono enti di beneficenza globali come la Gates Foundation e Gavi, the Vaccine Alliance.