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 2025  settembre 05 Venerdì calendario

Vaccini, la Florida cancellerà l’obbligo. «Processo» a Kennedy del Senato Usa

In una tesissima audizione davanti alla Commissione finanze del Senato, il ministro della Sanità Robert Kennedy jr ha difeso ieri la sua decisione di licenziare Susan Monarez, la direttrice dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), dicendo che aveva ammesso di non essere «una persona di fiducia». Monarez invece ha scritto in un editoriale sul Wall Street Journal di essere stata licenziata per aver rifiutato di pre-approvare senza vederle le raccomandazioni di un nuovo gruppo di consulenza sui vaccini nominato da Kennedy (che include persone contrarie ai vaccini). Il ministro l’ha definita una bugiarda e ha anche criticato i Cdc per la gestione del Covid, dicendo che i funzionari che «hanno messo le mascherine ai nostri bambini» e «chiuso le nostre scuole» saranno cacciati.
I senatori democratici della Commissione finanze hanno pubblicato una lettera che chiede le dimissioni di Kennedy, ma le sue dichiarazioni e azioni preoccupano anche alcuni repubblicani, come evidente dalle critiche dei senatori Bill Cassidy della Louisiana, Tim Tillis della North Carolina e John Barrasso del Wyoming. Cassidy, medico in pensione che per tutta la sua vita ha promosso l’accesso ai vaccini, aveva confermato Kennedy come ministro a febbraio. Il senatore non vuole irritare Trump, di cui desidera l’endorsement nelle elezioni di midterm, e ha dunque affermato che il presidente merita il Nobel per aver portato nel primo mandato i vaccini anti Covid in tempi record. Poi ha chiesto a Kennedy se sia d’accordo. Il ministro non c’è cascato: ha replicato di sì, aggiungendo che il problema è l’obbligo a vaccinarsi introdotto da Biden.
Cassidy ha accusato però Kennedy di non aver mantenuto la sua promessa di «non fare nulla da segretario della Sanità che rendesse difficile o scoraggiasse la gente dal prendere» i vaccini. Ha criticato la sua decisione di cancellare 500 milioni di dollari in contratti per lo sviluppo di vaccini e di rendere più difficile l’accesso. «Si sbaglia», ha replicato Kennedy. Il ministro ha ripetuto di non essere anti-vax, ma ha ribadito che ci sono rischi legati ai vaccini. Altri senatori repubblicani nella Commissione gli hanno dato ragione, affermando che vuole solo promuovere la libertà di scelta. Kennedy, combattivo, ha dato della «bugiarda» e del «ridicolo» ad alcuni senatori, mentre loro lo hanno definito «un ciarlatano» e «un ignorante»; ha accusato Elizabeth Warren di aver preso 55 mila dollari dalle aziende farmaceutiche e l’Accademia dei pediatri di «gravi conflitti» (l’Accademia ha replicato che solo il 4% dei suoi fondi viene dall’industria).
La gestione dei vaccini sta iniziando a fratturarsi lungo linee politiche in America, con alcuni Stati che si stanno allontanando dalle linee guida dell’amministrazione Trump e altri che allentano ancora di più le raccomandazioni sui vaccini. L’Oregon e la California hanno formato mercoledì una coalizione, «l’Alleanza per la Salute della costa Ovest», per fare le proprie raccomandazioni sui vaccini; nel Nord-Est è possibile una coalizione di otto Stati che potrebbe ordinare i vaccini direttamente dalle aziende. La Florida, invece, ha annunciato che sarà il primo Stato a porre fine completamente a tutti gli obblighi di vaccinazioni (inclusi morbillo e polio) per le scuole pubbliche (potrebbe essere necessario il voto del parlamento locale). Il capo dei servizi medici ed educativi dello Stato lo ha definito una schiavitù. Eppure, secondo un sondaggio del Washington Post, l’82% dei genitori in Florida (sia di destra che di sinistra) appoggiano l’obbligo per vaccini come morbillo e polio nelle scuole pubbliche, con eccezioni per salute e religione già esistenti, una percentuale simile a quella nazionale.