repubblica.it, 3 settembre 2025
California, la cittadina green fa la guerra alle oche canadesi: per cacciarle compra droni-falco
Il rovescio della medaglia delle comunità verdi e ambientaliste è Foster City, città di trentamila abitanti e sette parchi naturali a sud della baia di San Francisco, California. Quattro anni dopo l’invasione delle prime oche canadesi, il problema si è ripresentato in modo più drammatico: questi uccelli acquatici producono centinaia di chili di escrementi al giorno, alterano i livelli batterici nelle lagune e a volte spaventano i bambini. Adesso Foster City, diventata l’habitat naturale di più di quattrocento specie, ha deciso di cambiare registro: ha investito 370 mila dollari per dotarsi di droni speciali a forma di falco, border collie addestrati a imitare i predatori e dispositivi comandati in remoto in grado di galleggiare sull’acqua, tutto pur di spaventare e cacciare le oche canadesi, uccelli dalla testa nera, il corpo marrone e il petto bianco, che arrivano a essere lunghi anche un metro e ad avere un’apertura alare di oltre un metro e sessanta.
Derek Schweigart, direttore del dipartimento Parchi e Attività ricreative, ammette che la “guerra tecnologica” non è la soluzione più amata: «Se riuscissimo a trovare un modo per gestire la situazione in cui oche e persone possano convivere senza conflitti, sarebbe un grande successo». «Ma siamo arrivati al punto – ha ammesso – in cui la popolazione è diventata talmente numerosa da risultare ingestibile».
Il piano dovrebbe partire in questi giorni. La California non è il solo Stato americano attraversato dal fenomeno del sovraffollamento di animali. In Florida approveranno entro la fine dell’anno un numero limitato di permessi per consentire la caccia agli orsi neri in aree selezionate. In Michigan la Commissione per le Risorse naturali ha esteso a tutto l’anno la caccia ai coyote. A Central Park, nel cuore di New York, l’anno scorso centinaia di esemplari di oche canadesi si erano fermate per giorni su un prato nell’Upper East Side, tappa intermedia di un lungo viaggio migratorio.
Quattro anni fa Foster City aveva approvato un piano per abbattere più di un centinaio di oche, ma il provvedimento era stato bloccato dopo le proteste della gente del posto e delle organizzazioni animaliste. In alternativa era stato approvato un piano detto “egg adding”, una tecnica di gestione della popolazione che consiste nel ricoprire le uova con olio affinché smettano di svilupparsi, e l’installazione di recinzioni intorno ai parchi. Ma le oche sono rimaste. A parte qualche coyote o un’aquila reale, non ci sono motivi per lasciare questa terra calda per andarsene altrove. Bisognerà vedere come gli uccelli acquatici canadesi reagiranno all’invasione di droni a forma di falco. Ma alcuni studiosi hanno già messo in guardia la popolazione: attenzione, il successo dell’operazione non è garantito. Le oche, contrariamente a quello che molti pensano, sono intelligenti, e si adattano subito alla nuova situazione.