corriere.it, 2 settembre 2025
Norvegia, il Paese dei tunnel da record. Il progetto del passaggio sottomarino più lungo al mondo: oltre 26 chilometri per collegare i fiordi
Lungo la costa sud-occidentale della Norvegia, il territorio è prevalentemente montuoso e le coste sono caratterizzate da lunghi e profondi fiordi e da numerose isole. Per facilitare i collegamenti tra il Nord e il Sud del Paese, il governo sta creando una rete stradale continua che cerca di mantenersi il più possibile a livello del mare (ma capita che vada perfino sotto). È il caso proprio del Rogaland Fastforbindelsen, meglio conosciuto come Rogfast, un collegamento sottomarino fisso tra le isole e la terraferma che rimarrà aperto dodici mesi l’anno, indipendentemente dalle condizioni meteo che qui in inverno sanno essere complicate.
Attualmente, chi percorre diverse centinaia di chilometri lungo l’autostrada E39 da Trondheim – 200.000 abitanti – a Kristiansand nell’estremo sud, deve per forza programmare almeno sette imbarchi in traghetto per attraversare altrettanti fiordi, che sono suggestivi quando si è in crociera in vacanza, meno se si è alla guida come fanno pendolari e trasportatori.
Il progetto della Coastal Highway Route dell’amministrazione norvegese mira a eliminare i collegamenti via traghetto, creando un’autostrada che colleghi direttamente le principali città lungo la costa occidentale. Il Rogfast ne è il fiore all’occhiello, uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi d’Europa, destinato a trasformare il trasporto nel paese, riducendo i tempi di percorrenza fino a 40 minuti tra le città di Stavanger e Bergen. Il progetto sosterrà lo sviluppo economico, ridurrà i costi di trasporto per l’industria e migliorerà l’accessibilità in tutta la regione.
Il tunnel del Rogfast, sotto il Boknafjorden, sarà costituito da due canne monodirezionali lunghe ognuna 26,7 chilometri. Una volta completato sarà il tunnel stradale sottomarino più lungo del mondo, come se si percorressero di seguito i trafori del Monte Bianco e del Frejus e avanzerebbero ancora due chilometri di strada. Un’impresa ingegneristica: a differenza di altri progetti simili, il Rogfast viene scavato con l’ausilio di esplosivi, anziché essere semplicemente scavato e realizzato con elementi prefabbricati in calcestruzzo. Le canne saranno realizzate con una carreggiata abbondante – due corsie di 3,5 metri di larghezza ciascuna, due margini da 25 centimetri e due marciapiedi da 1,5 metri. Ci sarà uno spessore di roccia di almeno 50 metri sopra le teste e ci si troverà comunque a 392 metri sotto il livello del mare (altro primato del mondo). Massimo flusso di traffico previsto: 750 veicoli all’ora per ciascuna direzione. Entro il 2053 il tunnel sarà utilizzato da ben 13.000 veicoli al giorno. Sono stati previste innovazioni particolari come l’impianto di illuminazione all’interno delle piazzole di emergenza che replicherà il crepuscolo dell’alba norvegese e l’impianto di aerazione che impedirà qualsiasi rischio di condensa sui vetri delle auto. Elemento più unico che raro: a 260 metri sotto il livello del mare ci sarà una rotatoria che permetterà alle strade di incrociarsi e consentirà al traffico di continuare a scorrere anche durante la manutenzione o le chiusure di emergenza in uno dei tunnel principali.
Costi e ritardi
Si prevede che l’intero progetto costerà circa 25 miliardi di corone norvegesi (circa 2,2 miliardi di euro). Approvato nel 2017, il progetto ha dovuto affrontare sforamenti di costo e problemi di gara che hanno costretto a fermarne l’iter per qualche mese. Il budget complessivo è aumentato di circa 8 miliardi di corone norvegesi. I lavori sono ora tornati nei tempi e il completamento è previsto nel 2033.
La Norvegia sta costruendo anche il primo tunnel navale al mondo, lo Stad Ship Tunnel, per aggirare le acque pericolose intorno alla penisola di Stadlandet. Questo tunnel, lungo 1,7 chilometri, alto 50 metri e largo 36 metri, consentirà alle navi, comprese quelle delle dimensioni dei transatlantici costieri Hurtigruten, di navigare in sicurezza nella zona. Il progetto mira a migliorare la sicurezza e l’efficienza navale in una regione nota per il mare agitato e i forti venti: troppo spesso le condizioni meteorologiche avverse hanno finora causato ritardi e interruzioni del traffico marittimo. L’amministrazione costiera norvegese ha supervisionando il progetto: le firme sui contratti dei fornitori sono previste per quest’autunno e l’inizio dei lavori (è stato tenuto conto anche della sostenibilità durante il processo di costruzione, come la prevenzione della diffusione di inquinamento o dei detriti nel tunnel) avverrà entro la fine di quest’anno.
Tunnel per biciclette
Il paese dispone già di circa 40 tunnel stradali sottomarini, ovviamente è il primo al mondo, ma va anche oltre e addirittura vanta tunnel ad hoc per il traffico ciclistico. Due anni fa, un tunnel ciclabile e pedonale lungo tre chilometri è stato inaugurato ai piedi del monte Lovstakken vicino a Bergen che è unanimemente considerato il più lungo mai costruito per questo scopo specifico.