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 2025  settembre 02 Martedì calendario

Dal patron dell’Aston Villa all’erede Arnault, i super ricchi in Italia per pagare meno tasse (con la norma voluta da Renzi)

A volerla nel 2016 è stato Matteo Renzi quando era premier, poi nessuno dei suoi successori a Palazzo Chigi ha pensato di eliminarla. L’imposta forfettaria sui redditi esteri, ribattezzata «Norma CR7» perché tra i primi beneficiari figurava il fuoriclasse Cristiano Ronaldo all’indomani del trasferimento alla Juventus, è una misura fiscale introdotta con l’obiettivo di attrarre in Italia soggetti ad alto reddito. 
Il meccanismo è semplice: un regime agevolato che accorda ai neo residenti un’imposta forfettaria di 200 mila euro all’anno sui redditi generati all’estero, indipendentemente dall’ammontare del guadagno. L’agevolazione si applica anche sugli interessi da obbligazioni, dividendi azionari, plusvalenze da cessioni di aziende e proventi da successioni e donazioni. 
A beneficiare di questo regime vantaggioso sono anche i familiari dei soggetti che aderiscono alla flat tax, in particolare per i congiunti è possibile usufruire di una tassazione ridotta pagando 25 mila euro all’anno. 
Favorevoli e contrari
L’agevolazione ha una durata massima di 15 anni e per beneficiarne bisogna essere stati fiscalmente residenti all’estero per almeno 9 degli ultimi 10 anni.
La norma ha alimentato da subito polemiche sull’opportunità di accordare un vantaggio fiscale a chi avrebbe dovuto pagare milioni di euro di tasse. Discussione tornata di attualità dopo l’accusa, rivolta all’Italia, dal premier francese François Bayrou, di praticare «dumping fiscale». Per i detrattori la cosidetta tassa piatta ha molteplici limiti: innesca una concorrenza fiscale al ribasso fra i Paesi Ue e attrae imprenditori e manager, per lo più a fine carriera, che non investono per fare impresa e creare ricchezza, con l’aggravante di inflazionare i prezzi di beni, servizi e mercato immobiliare. La chiave di lettura opposta è quella sostenuta dai fautori della norma, capace, secondo quest’ultimi, di intercettare milionari che altrimenti resterebbero fuori dall’Italia senza generare consumi, acquisti e gettito aggiuntivi.
I numeri
Gli ultimi dati dell’Agenzia delle entrate indicano che nel 2023 hanno aderito alla norma 1.495 soggetti (1.070 contribuenti principali e 425 familiari), con un aumento di 359 unità rispetto ai 1.136 del 2022 (+31,6%) e un incasso stimato di 118 milioni di euro. Nel 2024 sono state presentate oltre 700 richieste di adesione al regime forfettario. Tra coloro che secondo il Financial Times hanno deciso di trasferirsi in Italia dal Regno Unito figurano Nassef Sawiris, appartenente a una delle più ricche famiglie egiziane e comproprietario della squadra di calcio Aston Villa, Richard Gnodde, vicepresidente di Goldman Sachs, e Yoël Zaoui, banker e fondatore della boutique finanziaria Zaoui & Co. 
A valutare il trasferimento in Italia anche anche Rolly van Rappard, fondatore del gruppo di private equity Cvc Capital Partners, e Frédéric Arnault, erede del fondatore del colosso del lusso Lvmh, Bernard Arnault.