la Repubblica, 1 settembre 2025
A Pisa i cori fascisti degli ultrà della Roma
Cori fascisti sotto la Torre di Pisa, davanti ai turisti sbalorditi e a mamme col passeggino. Cori fascisti e inni al duce nel 2025, nel giorno dell’82° anniversario del devastante bombardamento su Pisa del 31 agosto 1943. È l’ultima vergogna messa in scena dall’ala più nera degli ultrà della Roma: sabato pomeriggio, in trasferta a Pisa per seguire la squadra, hanno sfilato in un corteo improvvisato in piazza dei Miracoli, sotto il monumento simbolo della città scandendo l’ormai tristemente noto coro “As Roma capitolina” cantato sulla melodia di Faccetta nera – il brano con cui la propaganda fascista promosse l’espansionismo coloniale in Africa.Nelle immagini catturate dai cellulari di alcuni cittadini si vedono decine di tifosi romanisti che, sotto lo sguardo degli agenti di polizia in tenuta antisommossa, marciano con le braccia tese nel saluto romano e le aste delle bandiere in aria. Inconfondibili le parole scandite in onore di Mussolini, e poi quel motivetto da curva che da anni gli ultrà della Sud dell’Olimpico – parliamo di gruppi di estrema destra, “Gruppo Roma”, “Boys”, “Giovinezza”, “Roma marcia ancora” – ripetono a ogni partita, casa e trasferta.Quella a Pisa era attesa per la tradizionale contrapposizione politica con la tifoseria locale: rossa, come la bandiera della città. Da sempre antifascisti, gli ultrà pisani (come i rivali storici del Livorno). Uno dei gruppi più numerosi, i Rangers, ha come simbolo Che Guevara.È probabile che il corteo nero con nostalgico contorno canoro fosse una sfida rivolta ai pisani. Non c’è stato nessun contatto tra le due tifoserie. L’oscena parata è durata pochi minuti: ma tanto è bastato per sollevare indignazione fuori e dentro la rete. La condanna più dura è arrivata dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo: «Queste immagini nel cuore di Pisa sono una vergogna e uno sfregio a una città che dal fascismo ha subito l’onta della firma delle leggi razziali e uno dei periodi più bui della sua storia. Vergognatevi, se ne siete capaci – attacca Mazzeo – Tra qualche giorno festeggeremo l’80° anniversario della liberazione di Pisa, oggi come allora Pisa è e sarà sempre antifascista». Sull’episodio è intervenuto anche Matteo Trapani, capogruppo Pd in consiglio comunale: «La Torre di Pisa, da sempre simbolo di pace e messaggi universali di fratellanza, non può essere profanata da cori fascisti. Chiediamo ai sindaci di Pisa e di Roma e al Governo prese di posizione chiare».Che l’eco arrivasse nei palazzi della politica era inevitabile: e lo scontro, di fatto, è proseguito lì. Perché alla rabbia e allo sconcerto degli esponenti del centrosinistra hanno fatto da contraltare le dichiarazioni del parlamentare pisano della Lega Edoardo Ziello. In risposta alla denuncia del consigliere comunale dem Marco Biondi («dov’erano i controlli? Non si comprende come in un luogo tanto simbolico, delicato e sorvegliato come piazza dei Miracoli sia stato consentito a un gruppo di tifosi di intonare cori vietati per legge e contrari al buon senso civico»), ecco le parole di Ziello: «La priorità del Pd a Pisa? Perseguire i cori pseudo fascisti di alcuni romanisti. Ormai vivono in un altro pianeta fatto da bandiere arcobaleno, pipe per fumare gratis e immigrati a volontà». Le immagini saranno acquisite dalla questura per valutare se vi si possano ravvisare reati.