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 2025  agosto 31 Domenica calendario

Pedofilo in spiaggia, nudo nei bagni per fotografare i bambini. Inseguito dai bagnanti, 40enne albanese arrestato

Fotografava i bambini mentre erano in bagno e archiviava le foto sul suo telefonino, assieme ad altre immagini pedopornografiche. Gli agenti della Polizia locale del distretto Veneto est hanno arrestato a Bibione, sul litorale veneziano, un albanese di 40 anni, impiegato alla reception di un hotel, con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico e produzione di materiale pedopornografico.
L’uomo è stato fermato a seguito di un’indagine fulminea, condotta dagli agenti sotto la direzione del commissario Alessandro Filippin e coordinata dalla Procura di Pordenone, dopo una serie di segnalazioni da parte di genitori e bagnanti.
Tutto ha avuto inizio quando una bambina straniera di sei anni ha raccontato al padre di aver visto un uomo nudo nei bagni della spiaggia. Il genitore si è precipitato sul posto, ma l’uomo si era già allontanato. Poco dopo lo stesso individuo è stato visto fare sempre atti osceni davanti ad altri due bambini. Anche in questo caso è riuscito a scappare prima che un genitore potesse fermarlo.
Le segnalazioni sono arrivate immediatamente alla Polizia locale, presente sul litorale con una pattuglia, che non ha perso tempo e ha avviato le ricerche. Nonostante le difficoltà iniziali, gli investigatori non si sono arresi e hanno iniziato a esaminare i filmati delle telecamere di videosorveglianza.
Nel frattempo, una terza segnalazione ha confermato la presenza dell’uomo, questa volta lungo la passeggiata a mare, dove è stato nuovamente visto compiere gesti osceni davanti a un bambino. Anche questa volta, è riuscito a dileguarsi, inseguito da alcuni bagnanti. Le indagini si sono concentrate sui filmati delle telecamere, che hanno permesso di identificare la bicicletta usata dal 40enne per allontanarsi. Seguendo il suo percorso attraverso la videosorveglianza, gli agenti sono riusciti a tracciare il suo ritorno fino a una struttura ricettiva.
Qui hanno scoperto che l’albanese era un dipendente e viveva all’interno dell’edificio. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nella sua stanza, hanno trovato il suo smartphone. L’analisi del dispositivo ha rivelato un quadro agghiacciante: centinaia di filmati pedopornografici, scaricati a pagamento da un canale Telegram. Non solo, sono stati trovati anche video girati dall’uomo stesso, in cui si riprendeva mentre compiva gli atti osceni a Bibione, davanti ai bambini che in alcuni casi aveva fotografato mentre andavano al bagno.
La Procura di Pordenone ha convalidato l’arresto, e l’uomo è stato trasferito nel carcere della città a disposizione dell’autorità giudiziaria. Tutto è stato poi riportato anche al Tribunale dei minorenni di Trieste, competente per il territorio, dal momento che tra le vittime ci sono anche dei bambini.
L’operazione ha permesso di mettere fine a una serie di episodi che avevano destato allarme tra i residenti e i turisti della località balneare.
«Al comandante Alessandro Filippin e agli uomini della nostra Polizia locale e a tutte le forze dell’ordine vanno parole di profonda gratitudine e stima» aveva ribadito il sindaco Flavio Maurutto. «L’attenzione e la tempestività dei loro interventi confermano quanto il lavoro del comando sia fondamentale nel contrasto ai reati che turbano la quiete di residenti e turisti».