ilmessaggero.it, 31 agosto 2025
Parroco vieta di pregare in chiesa senza autorizzazione, papa Leone XIV e la "guerra" intestina sulla messa in latino
Il caso ha dell’incredibile: la scorsa settimana sulla porta della cattedrale di Valence, nel sud della Francia, è apparso un foglio scritto e firmato dalle autorità ecclesiastiche con il quale si informavano i parrocchiani che era vietato pregare in chiesa se non dietro autorizzazione del parroco.
Tanta gente leggendo quel bizzarro messaggio, dopo aver strabuzzato gli occhi, lo ha fotografato fino a farlo diventare virale. Nel frattempo affioravano i motivi di una comunicazione ufficiale tanto insolita.
Nei giorni precedenti una decina di fedeli che si erano raccolti davanti ad una delle cappelle interne per recitare il rosario sono stati pesantemente redarguiti da altri parrocchiani, il motivo riguardava l’uso della lingua latina. L’episodio si sarebbe ripetuto all’indomani facendo affiorare, anche a Valence, la guerra intestina in corso nella Chiesa tra i fautori dei riti conciliari e quelli della messa in latino secondo il vetus ordo, una questione piuttosto ingarbugliata che ha originato in questi anni spaccature e malumori.
A causarla era stato Papa Francesco con la decisione di spezzare il percorso di armonizzazione che aveva avviato Benedetto XVI teso a cercare una risposta allo scisma lefebrviano.
Papa Francesco, invece, anche a causa di un gruppo di collaboratori curiali, scelse le misure forti. E invece di portare avanti il dialogo con la minoranza dei fedeli tradizionalisti ha optato per l’esercizio del potere restringendo l’uso della messa ma, contemporaneamente, creando un profondo malumore che tuttora resta nel sottofondo.
Per Leone XIV si tratta di una pesante eredità da gestire. Finora l’atteggiamento di Papa Prevost è stata attendista, ha voluto ascoltare e parlare con diversi esponenti del mondo tradizionalista, ha affidato incarichi ad alcuni cardinali legati a quel mondo – per esempio il cardinale Sarah, oppure il cardinale Burke – e ha pure diretto un messaggio alle comunità tradizionaliste francesi in occasione di un importante raduno in Francia, quello del pellegrinaggio annuale Parigi-Chartres.
Finora però di decisioni concrete e definitive non ce ne sono ancora state mentre sale l’attesa del mondo tradizionalista che morde il freno poiché si aspetta dal nuovo pontefice un gesto riparatore o un percorso capace almeno di riportare serenità.