Corriere della Sera, 31 agosto 2025
Moratti respira da solo e parla con moglie e figlia: «Sta reagendo alle cure»
Un passo alla volta. Senza accelerare. Con tutta la cautela che il caso richiede. Ma con una rinnovata fiducia che si consolida ogni ora che passa. Massimo Moratti sta reagendo bene alle cure. È ancora ricoverato in terapia intensiva all’Humanitas ma non è più intubato. Ha riaperto gli occhi, è cosciente, ha detto qualche parola. Accanto a lui la moglie Milly, la sorella Bedi, la figlia Carlotta.
La famiglia che gli sta accanto con dedizione e costanza dal giorno del ricovero e protegge con tutto l’affetto del mondo il presidente dell’Inter del Triplete. L’inevitabile attenzione mediatica e dei tifosi fa sicuramente piacere ma si cerca di evitare che possa sconfinare in un’invadenza eccessiva.
Anche perché non si può ancora cantare vittoria, solo cominciare a guardare con più ottimismo i prossimi giorni. La situazione iniziale induceva a una cautela estrema per un quadro clinico che si presentava complicato. Insufficienza polmonare e renale, grave difficoltà respiratoria al punto tale da consigliare l’intubazione. Moratti era anche reduce da un recente, due anni fa, intervento al cuore.
La sua generosità nel «darsi» ai tifosi, le improvvisate sempre graditissime ai ritrovi e alle cene degli Inter club si erano diradate. Talvolta arrivava come ambasciatrice la moglie Milly subito attorniata dai tifosi che volevano avere notizie del loro presidente. Un affetto vero non legato solo agli straordinari risultati ottenuti dalla sua Inter. Moratti fa breccia nei cuori nerazzurri perché i tifosi sanno che è uno di loro. È non è un modo di dire. Ogni sua uscita pubblica è salutata con applausi a scena aperta.
L’ultimo saluto a Luisito Suarez, uno dei ragazzi di suo padre Angelo, in una giornata di caldo torrido nel luglio milanese di due anni fa, aveva avuto il momento culminante nell’omaggio che dal pulpito fece Moratti al talentuosissimo spagnolo. Una delle tante occasioni in cui si percepì cosa rappresenta Massimo Moratti per la squadra di Milano con i colori nerazzurri.
In questi giorni la tempra del presidente commuove chi gli vuole bene. Tutti apprezzano e conoscono la sua voglia di lottare sempre. Era così anche quando ricopriva la carica più alta nelle gerarchie nerazzurre. Questo ha dato e continua a dare fiducia a tutti in una sua ripresa. Sarà un cammino da intraprendere con i passi giusti, con pazienza e attenzione. Come quando la sua Inter cominciava il girone di Champions. Il traguardo non era vicino. La finale si poteva solo sognare. Ma c’era. E bisognava darci dentro da subito. Una partita dopo l’altra, senza paura di inciampare. Consci delle proprie forze e di un popolo che ti spingeva con il suo tifo senza limiti. Proprio come adesso. Massimo Moratti sa che non è solo a combattere.
La sua battaglia è la battaglia di tanti anche di quelli che hanno fede in altri colori. Il bello del calcio è ritrovarsi tutti insieme quando c’è una causa che ne vale la pena. Come questa.