Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  agosto 30 Sabato calendario

Ferrovie lancia la sfida estera con la metro Ue

Ferrovie dello Stato protagonista nella grande rete ferroviaria dell’alta velocità europea, della «nuova metropolitana d’Europa». Si è capito subito per la verità, dal suo ingresso al timone del gruppo l’anno scorso, che Stefano Antonio Donnarumma avesse tra i suoi obiettivi quello di espandere il più possibile la visione del gruppo pubblico verso i confini internazionali. A patto che si crei l’asse adeguato anche con i competitors Ue, francesi in testa. E magari si arrivasse anche a prendere in considerazione, un po’ tutti in Europa, l’introduzione di limiti sui voli a corto raggio laddove esista una valida alternativa ferroviaria. Il divieto francese del 2023 su alcuni voli per i quali è possibile un viaggio in treno di due ore e mezzo, può essere uno spunto del l’ad, che ha approfittato, forse non a caso, delle colonne del quotidiano economico-finanziario francese Les Echos, per rilanciare il suo progetto internazionale. «Vogliamo costruire la metropolitana d’Europa ad alta velocità, capace di collegare le principali città del continente e diventare un’alternativa concreta all’aereo». L’obiettivo, ha spiegato, «è arrivare alla creazione di un consorzio che permetta agli operatori di coordinare i loro piani di investimento». Perché l’ha detto chiaramente: «Il nostro sogno è un’alta velocità con colori europei, e non solo italiani, costruita con la collaborazione di diversi operatori». Lo stesso Donnarumma, che ha confermato l’obiettivo di Fs di operare entro il 2029 nel collegamento Parigi-Londra con un progetto da circa un miliardo di euro, ha ricordato che «i sistemi di alta velocità italiano e francese saranno meglio collegati in futuro con i viaggi fra Parigi e Milano che vedranno la durata ridursi a cinque ore e mezza, contro le poco più di sette ore oggi». Un passo importante per i viaggiatori.Dopo le tratte Parigi-Lione e Parigi-Marsiglia, l’ad di Fs ha confermato a Les Échos che Trenitalia guarda anche a un asse Roma-Berlino via Monaco, mentre in Spagna, attraverso la controllata Iryo, detiene già il 25% del mercato. Il manager ha inoltre auspicato «un miglior equilibrio operativo con la Sncf (principale operatore ferroviario francese, ndr)”, ammettendo che «non sono mancate difficoltà a integrarsi nel sistema dei trasporti francesi e a individuare le rotte più remunerative». Insomma, «potremmo essere concorrenti in modo più collaborativo, rispettando il posto dell’altro e armonizzando le nostre scelte competitive», ha aggiunto Donnarumma. L’ad di Ferrovie ha anche spiegato che l’idea di Fs è quella di «una cooperazione rafforzata, ovvero di una concorrenza cooperativa, dal momento che si tratta di un servizio che ancora non esiste». Intanto, a poco più di due mesi dal lancio, i Frecciarossa Parigi-Marsiglia di Trenitalia – con tariffe base inferiori del 30% rispetto a quelle della SNCF – hanno registrato un tasso di riempimento del 76%, ben oltre le aspettative. In Francia, il Gruppo Fs è stato il primo operatore alternativo sulla rete ad alta velocità dal 2021 con il Frecciarossa Milano-Parigi, collegamento riattivato dal 1° aprile dopo l’interruzione dovuta alla frana nella valle della Maurienne. A questo si aggiungono la gestione dei treni tra Parigi e Lione e, dal 15 giugno 2025, il collegamento Frecciarossa tra Parigi e Marsiglia. Anche i Tgv francesi entreranno direttamente sui binari di casa, cioè in Italia, a partire dal 2026. Tanto meglio quindi trovare il modo di collaborare per integrare i collegamenti nella rete intenazionale.Oggi Ferrovie dello Stato trasporta già circa 230 milioni di viaggiatori all’estero ogni anno. I ricavi internazionali ammontano a 3 miliardi di euro su un totale di 16,5 miliardi nel 2024, con l’obiettivo di incrementare del 40% il numero dei passeggeri all’estero nei prossimi cinque anni. E chissà, forse maggiore efficienza nelle rotte e collaborazione con gli altri operatori potranno fruttare anche meglio del previsto. La sfida internazionale è aperta