Il Messaggero, 30 agosto 2025
Ferrovie lancia la sfida estera con la metro Ue
Ferrovie dello Stato protagonista nella grande rete ferroviaria dell’alta velocità europea, della «nuova metropolitana d’Europa». Si è capito subito per la verità, dal suo ingresso al timone del gruppo l’anno scorso, che Stefano Antonio Donnarumma avesse tra i suoi obiettivi quello di espandere il più possibile la visione del gruppo pubblico verso i confini internazionali. A patto che si crei l’asse adeguato anche con i competitors Ue, francesi in testa. E magari si arrivasse anche a prendere in considerazione, un po’ tutti in Europa, l’introduzione di limiti sui voli a corto raggio laddove esista una valida alternativa ferroviaria. Il divieto francese del 2023 su alcuni voli per i quali è possibile un viaggio in treno di due ore e mezzo, può essere uno spunto del l’ad, che ha approfittato, forse non a caso, delle colonne del quotidiano economico-finanziario francese Les Echos, per rilanciare il suo progetto internazionale. «Vogliamo costruire la metropolitana d’Europa ad alta velocità, capace di collegare le principali città del continente e diventare un’alternativa concreta all’aereo». L’obiettivo, ha spiegato, «è arrivare alla creazione di un consorzio che permetta agli operatori di coordinare i loro piani di investimento». Perché l’ha detto chiaramente: «Il nostro sogno è un’alta velocità con colori europei, e non solo italiani, costruita con la collaborazione di diversi operatori». Lo stesso Donnarumma, che ha confermato l’obiettivo di Fs di operare entro il 2029 nel collegamento Parigi-Londra con un progetto da circa un miliardo di euro, ha ricordato che «i sistemi di alta velocità italiano e francese saranno meglio collegati in futuro con i viaggi fra Parigi e Milano che vedranno la durata ridursi a cinque ore e mezza, contro le poco più di sette ore oggi». Un passo importante per i viaggiatori.Dopo le tratte Parigi-Lione e Parigi-Marsiglia, l’ad di Fs ha confermato a Les Échos che Trenitalia guarda anche a un asse Roma-Berlino via Monaco, mentre in Spagna, attraverso la controllata Iryo, detiene già il 25% del mercato. Il manager ha inoltre auspicato «un miglior equilibrio operativo con la Sncf (principale operatore ferroviario francese, ndr)”, ammettendo che «non sono mancate difficoltà a integrarsi nel sistema dei trasporti francesi e a individuare le rotte più remunerative». Insomma, «potremmo essere concorrenti in modo più collaborativo, rispettando il posto dell’altro e armonizzando le nostre scelte competitive», ha aggiunto Donnarumma. L’ad di Ferrovie ha anche spiegato che l’idea di Fs è quella di «una cooperazione rafforzata, ovvero di una concorrenza cooperativa, dal momento che si tratta di un servizio che ancora non esiste». Intanto, a poco più di due mesi dal lancio, i Frecciarossa Parigi-Marsiglia di Trenitalia – con tariffe base inferiori del 30% rispetto a quelle della SNCF – hanno registrato un tasso di riempimento del 76%, ben oltre le aspettative. In Francia, il Gruppo Fs è stato il primo operatore alternativo sulla rete ad alta velocità dal 2021 con il Frecciarossa Milano-Parigi, collegamento riattivato dal 1° aprile dopo l’interruzione dovuta alla frana nella valle della Maurienne. A questo si aggiungono la gestione dei treni tra Parigi e Lione e, dal 15 giugno 2025, il collegamento Frecciarossa tra Parigi e Marsiglia. Anche i Tgv francesi entreranno direttamente sui binari di casa, cioè in Italia, a partire dal 2026. Tanto meglio quindi trovare il modo di collaborare per integrare i collegamenti nella rete intenazionale.Oggi Ferrovie dello Stato trasporta già circa 230 milioni di viaggiatori all’estero ogni anno. I ricavi internazionali ammontano a 3 miliardi di euro su un totale di 16,5 miliardi nel 2024, con l’obiettivo di incrementare del 40% il numero dei passeggeri all’estero nei prossimi cinque anni. E chissà, forse maggiore efficienza nelle rotte e collaborazione con gli altri operatori potranno fruttare anche meglio del previsto. La sfida internazionale è aperta