30 agosto 2025
Frammenti dei Frammenti relativi alla voce “John Adams”, secondo presidente degli Stati Uniti
Su John Adams da Frammenti
John Adams, primo Vice e secondo Presidente. John Adams, unico non virginiano (era del Massachusetts) ad arrivare alla Presidenza tra il 1789 e il 1825 (allorquando si insediò a Washington suo figlio John Quincy), è da annoverare tra i Padri della Patria USA. Partecipe con articoli e prese di posizione al movimento di opposizione alle misure fiscali imposte dai britannici, eletto rappresentante al primo e al secondo Congresso Continentale, sostenitore della necessità di passare alla lotta armata nonché di codificare le idee rivoluzionarie in una Dichiarazione di Indipendenza alla cui stesura collaborò attivamente, nel 1778 fu inviato in Francia quale rappresentante delle colonie.In seguito, partecipò ai negoziati che portarono al Trattato di pace del 1783 che riconosceva l’indipendenza degli USA.Primo ambasciatore americano in Gran Bretagna, si interessò in Europa alle vigenti costituzioni (fra l’altro, a Bilbao è stata eretta in suo onore una statua per ricordarne la visita e la conseguita conoscenza delle leggi dei Paesi Baschi) e sul tema vergò un famoso saggio.In corsa solo formalmente (doveva essere eletto George Washington) quale federalista per la Presidenza nelle prime due votazioni (1788/1789, 1792), arrivando secondo, stante la allora vigente normativa, si insediò come Vice.A Washington successe vincendo la corsa elettorale nel 1796, prevalendo di poco sul democratico/repubblicano Thomas Jefferson. Assolutamente equilibrato nell’esercizio del potere, scontentò sia i jeffersoniani che i seguaci di Alexander Hamilton la qual cosa lo condusse alla sconfitta – campagna del 1800 – e al successivo ritiro a vita privata. John Adams fu il primo Presidente a risiedere nella Executive Mansion nella appena inaugurata città di Washington.(Dimora presidenziale quella e non Casa Bianca perché tale diventerà solo dopo la ricostruzione conseguente all’incendio appiccatole dagli inglesi nell’estate 1814 durante la ‘Guerra del 1812’).Importantissima, poi, la nomina da Adams decisa in termine di mandato di John Marshall a Presidente della Corte Suprema.Sarà proprio Marshall a indicare e stabilire la strada lungo la quale da allora la Corte si muoverà.Da sottolineare il suo particolare rapporto con la consorte Abigail, donna di cultura e di capacità speculative non comuni, con la quale ebbe felicissima unione.
John Marshall, ‘Chief of Justice’.
La Corte Suprema USA è l’unico tribunale disciplinato dalla Carta costituzionale americana.Istituita il 24 settembre 1789, crebbe di importanza solo a partire dai primi decenni dell’Ottocento tanto che il suo primo Presidente, John Jay, lasciò l’incarico, che riteneva di minore rilievo, nel 1795 per diventare Governatore del New York.Il 31 gennaio del 1801, il presidente John Adams – è ai Capi dello Stato USA che spetta la nomina dei giudici che la compongono – un federalista che avrebbe il successivo 4 marzo ceduto lo scranno al successore democratico/repubblicano Thomas Jefferson, nominò ‘Chief’ dell’organo di cui si parla il suo Segretario di Stato John Marshall.Fu così, come giustamente rileva Maldwyn Jones, che i principi ispiratori dei federalisti - che da allora in poi non vinsero più una elezione nazionale – continuarono a influenzare il funzionamento del supremo organo di giustizia per la durata del mandato di cinque presidenti, visto che Marshall rimase in carica fino alla morte, che lo colse il 6 luglio 1835.Decisionista equilibrato, per quanto fosse giurista di non assoluto valore, Marshall seppe dare all’organo l’impronta che tuttora mantiene conferendogli assoluta autorevolezza, ampliandone notevolmente i poteri, rendendolo agli occhi dei cittadini una istituzione addirittura intangibile.
[Jefferson] Arrivato a White House il 4 marzo 1801, non perse occasione, ogniqualvolta le vicende amministrative gliene offrivano il destro, per modificare radicalmente, nominando i propri amici, la composizione di quella che era stata una burocrazia a stragrande maggioranza federalista. Quando concluse il suo secondo mandato (3 marzo 1809), gli impiegati federali erano praticamente tutti del suo partito. Il cattivo esempio gli era stato dato dal suo immediato predecessore John Adams, il quale, poco prima di lasciare la carica, aveva nominato presidente della Corte Suprema l’amico e collega di partito John Marshall (è forse questo il primo caso di ‘nomina della mezzanotte’).
La prima volta che la presidenza passò di mano fra schieramenti contrapposti negli Usa fu nel marzo del 1801, quando Thomas Jefferson succedette a John Adams. E quel pacifico trasferimento di poteri fu effettivamente un’occasione importante. L’animosità tra lo schieramento che sosteneva Jefferson e quello che sosteneva Adams era molto accesa, e ognuna delle due parti vedeva la potenziale vittoria dell’altra come un disastro certo per la nazione: Adams secondo i sostenitori di Jefferson era un servo dell’Inghilterra e un monarchico sotto mentite spoglie; per i seguaci di Adams, del Partito federalista, Jefferson era un demagogo ateo che strizzava l’occhio alla plebaglia e avrebbe fatto dell’America uno Stato cliente della Francia.
Ma uno dei padri fondatori (John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti) propose che venisse chiamato «Altezza» o addirittura «molto benigna Altezza»: un titolo che piacerebbe a Trump
Per costituzione fisica non sono che un uomo ordinario. Eppure certi grandi eventi, certe espressioni taglienti, certe basse ipocrisie, hanno a volte trasformato questo insieme di pigrizia, sonno e piccolezza in un leone rabbioso» (John Adams).
«Non sono nulla, eppure potrei essere ogni cosa», disse una volta John Adams, il vicario di George Washington
“La nostra Costituzione è stata fatta solo per un popolo morale e religioso. Essa è del tutto inadeguata al governo di qualsiasi altro tipo di popolo”
John Adams, il secondo presidente Usa, affermò un principio sempre attuale: «La libertà non può essere preservata, se non c’è conoscenza generale nel popolo». Conoscenza sì, diremmo oggi, ma che sia corretta e priva di pregiudizi.
Dopo Sideways per Giamatti è stato tutto un set: L’illusionista, Lady in the water, l’acclamata miniserie John Adam
In una lettera, Thomas Jefferson scrive all’amico John Adams (suo predecessore come Presidente degli Stati Uniti): «_vi è un’aristocrazia naturale fra gli uomini, fondata sulle virtù e sui talenti, ed una artificiale fondata solo sulla ricchezza, sulla nascita, senza virtù e senza talenti _».
La democrazia non dura mai a lungo. In poco tempo si rovina, si logora e si ammazza. Non c’è mai stata una democrazia che non si sia suicidata”. Il premier ungherese Viktor Orbán? No, a parlare è John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti, ripreso dalla coppia dell’Economist (John Micklethwait, direttore, Adrian Wooldridge, penna di Schumpeter) nel loro libro “The Fourth Revolution. The Global Race to Reinvent the State” (Penguin Press).
Da Harvard sono usciti con un diploma i presidenti John Adams, John Quincy Adams, i due cugini Theodore e Franklin Roosevelt, John Kennedy
«Vorrei tanto che gli ebrei tornassero in Giudea come nazione indipendente», aveva scritto il secondo presidente americano, John Adams.
CAWTHORNE Nigel. La vita sessuale dei presidenti degli Stati Uniti. Traduzione di Adria Tissoni. Da Washington a Clinton avventure e scandali nelle stanze del potere. Cronologia dei presidenti. Armenia, Milano 1997.
MONDOX 5b
(Obama) La prima nazione a riconoscere il mio Paese è stato il Marocco. Firmando il Trattato di Tripoli nel 1796, il nostro secondo presidente, John Adams, scrisse: "Gli Stati Uniti non hanno a priori alcun motivo di inimicizia nei confronti delle leggi, della religione o dell’ordine dei musulmani”.
È cominciato il rito pagano dell’ iniziazione del “nuovo arrivato”, il balletto del branco di lobbysti, damazze, arrampicatori, celebrità, miliardari che va in scena da 208 anni, da quando Abigail e John Adams, la prima coppia presidenziale che risiedette in una Casa Bianca non ancora intonacata, sbarcarono depressi e recalcitranti in una Washington che contava in tutto 336 abitazioni e appena 130 di loro in muratura.
Poiché la Casa Bianca (foto sotto) non era ancora stata costruita, durante la sua presidenza, George Washington era costretto a ricevere gli ospiti nello studio della sua abitazione privata, a Philadelphia: la stanza era piccola e lui, per non scontentare nessuno, disponeva le persone in cerchio attorno a sé. Fu il suo successore, John Adams, a inaugurare la dimora presidenziale: ci arrivò in cocchio, assieme a sua moglie Abigail, il 1° novembre del 1800.
«Per costituzione fisica non sono che un uomo ordinario. Eppure certi grandi eventi, certe espressioni taglienti, certe basse ipocrisie, hanno a volte trasformato questo insieme di pigrizia, sonno e piccolezza in un leone rabbioso» (John Adams).
Abigail Adams, moglie di John Adams, secondo presidente d’America, e madre di John Quincy Adams, sesto. Nei lunghi periodi di separazione che caratterizzarono il suo matrimonio, gestì tutto da sola (famiglia, affari, politica, diplomazia), accumulando un patrimonio di 100 mila dollari. Molto colta, impegnata socialmente, aiutò Adams nella rivoluzione contro l’Inghilterra, nella stesura della Costituzione e nel rafforzamento della pace. Nel 1793, poco prima dell’ingresso alla Casa Bianca, scrisse al marito lontano: «A 60 anni, l’affetto e l’amicizia eterni sono subentrati all’ardore della passione».»Se ti fossi accanto», rispose lui, «ti persuaderei subito che sono un quarantenne».
«Con l’autorità che mi compete ordino alla destinataria di questa lettera di dare al sottoscritto più baci e più ore di compagnia possibile dopo le sei di sera e di metterle sul mio conto bancario» (John Adams alla moglie Abigail nel 1762, due settimane prima di firmare la Dichiarazione d’Indipendenza);
• John Adams, presidente degli Stati Uniti, nomina il suo predecessore George Washington comandante dell’esercito.
• John Adams inizia il suo primo mandato da presidente degli Stati Uniti (il secondo dopo George Washington): candidato dai federalisti, ha ottenuto 71 voti contro i 68 del rivale Thomas Jefferson, democratico-repubblicano che gli farà da vice (durante la campagna elettorale non si sono risparmiati colpi bassi). Adams, avvocato, è nato in Massachusetts il 30 ottobre 1735, ed è stato vice durante i due mandati di Washington. La first lady, Abigail Smith, è nata in Massachusetts il 25 ottobre 1764, hanno quattro figli: Abigail Amelia (1765), John Quincy (1767), Charles (1770), Thomas Boylston (1772); una quinta, Susanna, è morta a due anni nel 1770.
John Adams (Braintree, 30 ottobre 1735 – Quincy, 4 luglio 1826). Secondo presidente degli Stati Uniti. In carica dal 1797 al 1801. Era federalista. (Archivio Farabola)
Uno studioso, Charles R. Kesler, ha ricordato recentemente (New York Times del 24 agosto) che il Congresso, dopo la fondazione dello Stato, impiegò un mese a dibattere un problema che dovette sembrare allora particolarmente importante per il futuro del Paese: come indirizzare la parola al capo dello Stato. Prevalse la formula «Signor Presidente». Ma uno dei padri fondatori (John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti) propose che venisse chiamato «Altezza» o addirittura «molto benigna Altezza»: un titolo che piacerebbe a Trump.
Sia John Adams, il secondo presidente degli Stati Uniti, sia suo figlio John Quincy Adams, il sesto, avevano figli che soffrivano di alcolismo.
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