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 2025  agosto 29 Venerdì calendario

Trump in 18 buche / 16 – La bomba Epstein è sempre innescata

Nelle foto d’archivio il pedofilo Jeffrey Epstein se la spassa sempre: ha un cocktail in mano e accanto qualche bionda che ride, un principe Windsor, una rockstar come Mick Jagger, un ex presidente come Bill Clinton. Oppure Donald Trump. Le cento testimonianze che lo hanno incastrato e spedito in carcere, raccontano le feste nella sua isola caraibica raggiunta a bordo del suo jet, il Lolita Express, e la scia di (almeno) 36 minorenni “comprate o rapite” che laggiù venivano offerte insieme con la musica, il ghiaccio, le cene. Il nero della sua storia arriva dopo la condanna definitiva e la sua morte per impiccagione nel carcere federale di Manhattan, anno 2019. Suicidio, disse l’inchiesta. Ma con una coda di altre 22 morti sospette, tra testimoni, investigatori, avvocati coinvolti nella saga che può ancora bruciare un sacco di carriere, visto che la sua compagna d’avventure e complice, Ghislaine Maxwell, figlia dell’editore, è viva e fa un paio d’ore di pilates al giorno nel carcere di minima sicurezza in Texas, insieme con l’intero arsenale di segreti che può rivelare per vendetta, oppure dimenticare in cambio della libertà. Trump nega tutto, come sempre. Anche di avere scritto nel 2003 a Epstein “io e te abbiamo molto in comune” in una lettera incoronata dal disegno di una donna nuda. L’ha appena pubblicata il Wall Street Journal, pescandola tra le 33 mila pagine degli “Epstein files” ancora secretati, sempre in attesa di esplodere, oppure di sparire nei labirinti giudiziari che da anni segnano l’ombra di Trump. La lettera che lo compromette, rivelando un’amicizia sempre negata, per il presidente “è falsa” e i suoi avvocati hanno chiesto a Murdoch, editore del WSJ, 10 miliardi di dollari di risarcimento. Cifra adeguata al rischio del danno: la stessa America che lo ha incoronato, nutrita di sospetti e complotti, questa volta non è del tutto disposta a credergli al buio. Anche per questo l’Elettricista in capo non smette mai di accendere folgoranti fuochi d’artificio: dazi che appaiono e scompaiono. Polizia che ogni giorno rastrella immigrati. Ordini esecutivi contro le università. Minacce alla Cina. Bombe sull’Iran. Ricatti all’Europa. Abbracci a Putin e a Netanyahu. Ghislaine, come ha sempre fatto, danzerà con il potere. Trump con la sciagura.