La Stampa, 29 agosto 2025
Renzi e Calenda non sono stati invitati alla Festa dell’Unità
Cercasi gamba centrista per il Pd. Anche alla festa nazionale dell’Unità, che si aprirà martedì prossimo al Campovolo di Reggio Emilia. Dal 2 al 14 settembre ci saranno decine di dibattiti e di ospiti esterni, che si confronteranno con parlamentari ed esponenti del principale partito di opposizione. Il programma definitivo sarà presentato domani dal responsabile Organizzazione del Nazareno Igor Taruffi. Ci saranno, ovviamente, i leader dei partiti alleati, da Giuseppe Conte a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Ma, al momento, nel lungo elenco degli invitati non figurano né Matteo Renzi né Carlo Calenda. Esclusi, come i rappresentanti della destra di governo: per il terzo anno non sono previsti ministri o parlamentari di maggioranza. «Con loro ci confrontiamo alla Camera e al Senato», è la linea del Nazareno. Un ragionamento che non vale per i due leader del fu Terzo polo, che fanno parte a tutti gli effetti dello schieramento alternativo alla destra. Ma ritenuti, per motivi diversi, non meritevoli di calcare il palco della principale festa del Pd.Un cambio di orientamento nei confronti di Calenda, visto che il leader di Azione l’anno scorso c’era: era stato chiamato a Reggio Emilia per partecipare a un dibattito sulle politiche industriali. Ed era stato invitato anche nel 2023 a Ravenna, quando aveva dato forfait all’ultimo, disertando il previsto confronto con Pierluigi Bersani. La sua esclusione nell’edizione 2025, quindi, può essere letta come un segnale politico. Del resto, lui stesso non perde occasione per negare di voler fare parte del centrosinistra. E lo sta dimostrando nella composizione delle coalizioni per le regionali d’autunno, smarcandosi praticamente ovunque dai candidati targati Pd e M5s, con l’unica eccezione della Puglia, dove Azione dovrebbe sostenere Antonio Decaro, quando ufficializzerà la corsa. Inoltre, al Nazareno non hanno dimenticato l’affettuosa accoglienza riservata a Giorgia Meloni al congresso di Azione lo scorso marzo. Insomma, nell’ultimo anno Calenda si è allontanato dal Pd e dal campo dell’alternativa.Sarebbe strano invitare lui e non Matteo Renzi, che ora è più vicino e stabilmente inserito nello schema del centrosinistra. Ma per Renzi non è ancora arrivato il momento per un invito ufficiale del Nazareno. Perché è questa la differenza sostanziale tra la festa dell’Unità nazionale e quelle locali, organizzate dalle varie federazioni dem, che il leader di Italia viva ha ricominciato a frequentare dall’anno scorso, dopo un lungo periodo di “daspo” in seguito alla sua scissione dal Pd. A metà luglio è già stato alla festa regionale in Lombardia, per un dibattito con Gianni Cuperlo, domenica sarà a quella di Bologna e a settembre è atteso all’appuntamento del Pd di Milano. «Ovunque vado prendo la standing ovation dai militanti dem», si vanta lui in privato, «ma forse al Nazareno preferiscono la Boschi, va bene così». A Reggio Emilia, infatti, in rappresentanza di Italia viva andrà Maria Elena Boschi, presenza meno ingombrante dell’ex segretario rottamatore, anche per non urtare la sensibilità degli amici 5 stelle e di Avs. Per lo stesso motivo Iv parteciperà in incognito alle coalizioni nelle regioni al voto, senza il proprio simbolo. Insomma, Calenda non tiene molto a esserci, mentre Renzi c’è, ma meglio se non si vede.