la Repubblica, 29 agosto 2025
Sparatoria di Minneapolis, ora i trumpiani se la prendono con i trans
Nell’attesa che gli investigatori confermino il motivo per cui mercoledì Robin Westman ha sparato contro gli allievi dell’Annunciation Catholic School di Minneapolis, uccidendo due bambini, i conservatori hanno già scelto la loro risposta preferita: è tutta colpa della follia che sconvolge la mente dei transgender, eliminiamo i cambi di sesso e il problema sparirà. Realtà e statistiche provano che non è così, ma come spesso accade la verità non importa al movimento Maga.Westman ha lasciato tracce agghiaccianti che fanno dubitare della sua stabilità mentale. Sollecitava di «uccidere Trump», forse per punirlo delle sue politiche discriminatorie contro i trans, ma per qualche motivo ha deciso di sfogare la rabbia contro i bambini. In un video sussurrava: «Non vedo l’ora di uccidere, uccidere e uccidermi». Era stato allievo dell’Annunciation, dove la madre era impiegata, quindi ha scelto l’obiettivo per motivi personali. A 17 anni aveva chiesto ai genitori di cambiare il nome da Robert a Robin, «perché si identifica come persona di genere femminile», ma non si era operato per cambiare sesso.Questi elementi hanno spinto i conservatori a puntare sul tema trans. La deputata Marjorie Taylor Greene ha scritto che la «gender dysphoria è una malattia mentale», sollecitando il Congresso a «rendereun reato gli interventi per il cambio di sesso o tutte le relative forme di terapia farmaceutica ai minorenni». La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha aggiunto che l’amministrazione vuole indagare se le medicine date ai trans provocano violenza. Elon Musk, diventato conservatore anche in reazione al cambio di sesso della figlia, ha subito condiviso via X: «C’è uno schema ricorrente qui». La segretaria alla Homeland Security Kristi Noem ha scritto che Robin era «un uomo di 23 anni, che sosteneva di essere transgender». Il direttore dell’Fbi Kash Patel, guida dell’inchiesta, ha detto che lo considera «un atto di terrorismo interno e un crimine di odio contro i cattolici. Lo sparatore è stato identificato come Robin Westman, un uomo nato come Robert Westman». L’indirizzo dunque è chiaro, in contrasto con media liberal come ilNew York Times che usano i pronomi femminili per Robin.Secondo il Gun Violence Archive, dall’inizio del 2025 negli Usa sono già avvenuti 286 “mass shooting”,ma nell’ultimo decennio solo lo 0,11% dei responsabili sono stati trans. I numeri dunque smentiscono un’emergenza di violenze perpetrate da chi cambia sesso, cosa cheperaltro Westman non aveva fatto.I repubblicani insistono da sempre che le stragi dipendono dalle malattie mentali, non dalle armi. Ma non tutte le violenze negli Usa hanno squilibrati come colpevoli, mentre fucili o pistole c’entrano sempre. La ragionevolezza vorrebbe che entrambi i problemi fossero affrontati, ma di sicuro se intanto si togliessero le armi dalle mani degli aspiranti killer, qualunque siano le motivazioni, morirebbero molti meno innocenti. Ma gli interessi politici ed economici dei repubblicani impediscono di prendere misure di buonsenso.