Dagospia, 28 agosto 2025
Madre Teresa iperfemminista
Se pensavate di vedere un santino dedicato a Madre Teresa di Calcutta con questo interessante, sanguigno, iperfemminista “Mother”, diretto dall’agguerrita Teona Strugar Mitevska, la regista macedone di “Dio è donna, il suo nome è Petrunya”, scritto da Goce Smilevski, e magnificamente interpretato da Noomi Rapace, appena presentato a Orizzonti, avete sbagliato.
Anche se il titolo italiano del film sarà un rassicurante “Teresa – La madre degli ultimi”, questo “Mother” è una sorta di biopic hard rock trasgressivo sotto tutti sensi dedicata a Madre Teresa, che seguiamo durante i sette giorni chiave che passa nell’ospedale Loreto Entally di Calcutta prima di dedicarsi al suo rigidissimo ordine di suore che lei stesso ha costruito.
Un ordine che la priverà di qualsiasi bene terreno e di qualsiasi legame con la propria famiglia, che potrà vedere solo una volta ogni dieci anni. In questi sette giorni, Teresa è alle prese con una sorella amatissima, Agnieszka, interpretata dalla sensibile Sylvia Hoeks, che dovrebbe prendere il suo posto e si scoprirà invece incinta.
Teresa ha delle visioni, un bambino maschio che le butta della farina addosso mentre fa il pane in cucina. Ha dei dubbi, e un amore impossibile, per Padre Friedrich, Nikola Ristanovski, il suo confessore e analista, che si limiterà a dirle “Io ti ho sempre…” e lei lo interrompe con un “lo so!”, prima di andarsene.
Ha problemi di vanità, è la vanità che le fa fare delle scelte impossibile come quella di volersi occupare di tutti i poveri del mondo. “Salvare una vita o un milione di vite per Dio è la stessa cosa”, le dice Padre Friedrich.
Ma, soprattutto, Teresa ha un problema di maternità, di sangue del suo sangue, di un figlio che cresce sotto il suo cuore palpitante. E questo, nei sette giorni che precedono il suo addio all’ospedale, alla fine esplode, tra follia, ossessioni e deliri.
La regista, Teona Strugar Mitevska, costruisce ogni scena con inquadrature innovative, esplosioni anche visive oltre che di musica, fa muovere Teresa e Agnieszka continuamente nelle loro stanze per cambiare le posizioni del letto e dei mobili. Non ci si annoia. E Noomi Rapace ha la grinta giusta per fare di Madre Teresa una femmina pazza, come si diceva un tempo.