Avvenire, 28 agosto 2025
La metamorfosi dei consumi: tecnologia e viaggi le priorità
Consumi in crescita nel 2025 e in profonda metamorfosi negli ultimi trent’anni con la tecnologia che insieme a viaggi, cultura e benessere diventa prioritaria per gli italiani a scapito di altri beni tradizionali come l’abbigliamento e l’alimentare. La spesa pro capite nell’anno in corso sarà di 22.114 euro: nonostante un aumento di 239 euro rispetto all’anno precedente, resta al di sotto del picco del 2007, quando la spesa per persona era a 22.334 euro. Confcommercio l’ha analizzata nel dettaglio evidenziando come negli ultimi trent’anni ci sia stato un vero e proprio boom per la spesa per la tecnologia con un +3000% (partendo da un dato molto basso) mentre si sono ridotti i consumi tradizionali come le spese per gli alimentari e per l’abbigliamento. In crescita la spesa per la cura del sé, quella per i viaggi e per la cultura in generale.
«Gli italiani tornano a spendere ma con cautela, privilegiando soprattutto il comparto tecnologico – afferma il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli -. Preoccupa e genera incertezza l’impatto dei dazi. Servono segnali di fiducia, a cominciare dalla riforma fiscale, per far ripartire consumi e investimenti».
I consumi legati alla fruizione del tempo libero, in particolare i servizi culturali e ricreativi, hanno mostrato negli ultimi trent’anni un progresso significativo, con un aumento in termini reali di oltre il 120% toccando i 1.348 euro nell’anno per persona. La spesa totale per i consumi, fatto 100 il 1995, è a quota 114,4 ma l’andamento è molto diverso tra le varie aree di spesa. Se per i servizi ricreativi e culturali la spesa è più che raddoppiata per quanto riguarda i pasti fuori casa e i servizi di alloggio la lettura è più complessa con lo spostamento su queste voci di risorse legate al turismo.
Nel 2025 la spesa per i pasti in casa e fuori casa è pari a 5.097 euro, in lieve aumento sul 2024 ma in forte calo sul 2007 soprattutto a causa della caduta della spesa per l’alimentare e le bevande (a 3.395 dai 3.831 del 2007). Per le apparecchiature informatiche e di comunicazione la spesa è passata da 44 euro nel 2007 a 248 mentre per il settore viaggi e vacanze la spesa media pro capite tra il 2007 e il 2025 è passata da 725 a 778 euro.
Se si guarda alla quota della spesa sul totale per i viaggi e vacanze si è passati dal 2,4% del 1995 al 3,5% del 2025 del totale mentre per l’abbigliamento si è registrato un crollo con il passaggio dal 7,4% del 1995 al 5%. Una scelta facilmente leggibile nell’andamento degli acquisti natalizi a fronte dell’incremento dei viaggi a fine anno.
Sale la quota delle spese per la casa (che comprende gli affitti imputati per la casa di abitazione) passata dal 25,8% del 1995 al 29,3% del 2025. La parte di spesa per mobili ed elettrodomestici è scesa dal 6,5% al 4,8% anche a causa della riduzione dei prezzi in questi settori mentre per l’elettricità, il gas e gli altri combustibili la spesa è diminuita passando dal 4,4% al 3,7%. Certo ha un peso maggiore sul bilancio complessivo, ma è diminuito nel tempo, l’esborso per alimentari e bevande: è passato in trent’anni dal 17,6% al 15,4% mentre la spesa per i pubblici esercizi, anche grazie alla crescita dei pasti fuori casa, è aumentata dal 6,1% al 7,7% del totale. A prezzi correnti la quota di spesa per la cura del sé è passata in trent’anni dal 23,2% al 20,5%. Ma a prezzi costanti nel 2025 ammontava a 4.538 euro, in linea con il 2024 e in aumento sul 2007.
La spesa media pro capite è molto diversificata tra le regioni: in Campania è di appena 16.064 euro, circa la metà dei 31.075 della Val D’Aosta e lontana comunque anche dalla media nazionale. Se in Val D’Aosta in 30 anni si è registrato un aumento del 25% e in Italia del 14,4% in Campania ci si è limitati allo 0,5%. Nel Nord in media i consumi pro capite raggiungono i 24.888 euro (+17,9% sul 1995) mentre nel Centro sono a 23.221 (+12,7%) e nel Sud a 17.532 (+6,1% sul 1995