Corriere della Sera, 28 agosto 2025
I redattori di Vanity Usa in rivolta contro Melania
«Me ne vado all’istante da quella c. di porta, e metà dei miei collaboratori vengono con me». «Piuttosto vado a fare il commesso al supermercato, a imbustare la spesa ai clienti. Se Guiducci mette Melania in copertina, metà della redazione se ne va, garantisco».
Melania, naturalmente, è Trump. La copertina è quella ancora molto ambita dell’edizione americana di Vanity Fair, stessa casa editrice di Vogue ma con uno sguardo più ampio all’attualità e alla politica. Guiducci è Mark Guiducci, da giugno nuovo direttore generale globale di Vanity: cioè l’imperatore che sovrintende alle scelte editoriali e creative delle diverse edizioni internazionali della rivista, dagli Stati Uniti al Regno Unito a Francia, Italia e Spagna.
Da ieri i tabloid di mezzo mondo ospitano gli improperi della redazione americana al suo indirizzo: ha proposto che una delle prossime copertine sia dedicata a Melania Trump, che sulle riviste di moda ha posato e parecchio quando era una giovane modella, ma che da first lady è stata snobbata in toto nel primo mandato del marito, e in questo sconta diffidenze.
«Non daremo la patente di normalità a quel despota e a sua moglie, e faremo ciò che è giusto», è un’altra delle gole profonde (anonime) che si sgolano sul Daily Mail e sul New York Post. Qualcuno è più realista: «Sono tutte chiacchiere. Se la mettono in copertina ci sarà chi protesterà e chi brontolerà, ma non mi immagino che nessuno lasci un lavoro prestigioso come i nostri su una cosa simile. E poi è una decisione del direttore. È la sua testa che è in gioco su questa scelta, non le nostre».
L’assenza di Melania Trump, col suo passato da modella, dalle copertine di Vogue e Vanity Fair, è stata notevole durante il primo mandato da first lady. Anche perché il precedente immediato era quello di Michelle Obama, che solo negli anni dei mandati del marito sulla copertina di Vogue ci era comparsa tre volte.
In un’intervista alla tv amica dei repubblicani Fox News, Melania ha buon gioco a dire che «non ho alcun interesse» a finire su queste copertine. «Ci sono stata mille volte, anche su Vogue... ora ci sono cose più importanti da fare che finirci, e comunque la vita di nessuno cambierebbe se io fossi in copertina». Da vedere se l’invito, qualora arrivasse, sarà accettato.