Corriere della Sera, 28 agosto 2025
Giorgia Meloni a San Patrignano
«Ringrazio tutti quanti voi per esservi rimessi in gioco nelle vostre vite. Grazie per davvero per il percorso che avete intrapreso per cambiarle». Così all’ora di pranzo di ieri la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha salutato le centinaia di ragazze e ragazzi ospiti della comunità terapeutica per ex tossicodipendenti di San Patrignano, nel Riminese, dopo essere intervenuta a chiusura del Meeting di Comunione e Liberazione, nei padiglioni fieristici della città romagnola. Una visita annunciata all’ultimo momento in presa diretta, dal palco della kermesse conclusasi ieri sera a Rimini. «La droga fa schifo», aveva scandito la premier davanti alla platea di Comunione e Liberazione, incassando una pioggia di applausi. Proprio in quei minuti, poco dopo le dodici, lo staff della comunità in contatto da giorni con quello di Palazzo Chigi aveva ricevuto la conferma della visita, auspicata fino a ieri mattina ma non ancora ufficializzata. La presidente del Consiglio non era di certo una presenza inedita sulle colline di Coriano, il comune in cui sorge la comunità. Aveva già visitato altre volte la struttura per la cura degli ex tossici almeno tre volte dal 2022 in forma sia pubblica che privata. La standing ovation, gli applausi scroscianti, le sono stati tributati anche qui: Meloni è arrivata poco prima delle tredici, per la cronaca la sua è stata una visita lampo a cui neppure la stampa non ha potuto assistere su indicazioni dello staff. La premier ha passeggiato per gli spazi della comunità fondata alla fine degli anni Settanta da Vincenzo Muccioli, ha salutato lo staff, prima dell’ingresso a sorpresa nel grande refettorio durante il pranzo. «Sono io a dover imparare qualcosa da voi – ha detto – potrete sempre contare sul sostegno del governo». E ancora, dopo la standing ovation: «Voi avete applaudito me ma sono io che devo applaudire voi, siete persone che sono inciampate e si sono rimesse in piedi, e quando uscirete da qui voi avrete qualcosa da insegnare agli altri. Ci vuole una grande forza, un grande coraggio, una grande umanità per fare il percorso che state facendo».Quella della premier è stata anche una passerella utile a corroborare gli strali del centrodestra contro l’iniziativa del comune di Bologna, che distribuirà 300 pipe di alluminio per fumare il crack ai dipendenti dello stupefacente per ridurre il rischio derivato dall’assunzione. «La visita è una ragione per essere orgogliosi di Giorgia Meloni, del suo governo e della differenza che ci distingue da questa sinistra. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la droga fa schifo!», ha detto il capogruppo alla Camera di Fdi Galeazzo Bignami riprendendo le parole pronunciate da Meloni al Meeting.