il Fatto Quotidiano, 27 agosto 2025
Torturati per essere virali
Fare a gara di scottatura al sole. Tentare di annegare nella vasca da bagno. Cucinare con l’acqua di mare. Stare in bilico con i tacchi su mucchi di oggetti impilati in modo instabile. Dare fuoco ai dispositivi tecnologici in dotazione. Crearsi delle cicatrici in volto. Inalare, ingoiare, assumere qualsiasi tipo di sostanza, da gas per la pulizia dei pc ai pennarelli al detersivo. Rincorrere uno stile di vita irrealistico, privandosi di cibo, caffeina e tutto ciò che altererebbe il cortisolo. La galleria delle torture social, i trend e le sfide che gli utenti portano al massimo limite e a favore di fotocamera pur di diventare virali online, ha purtroppo anche la sua edizione estiva 2025. Come non bastassero quelle accumulate negli anni: non pare esserci limite al peggio.Bruciarsi al sole.
Il ministero della Salute ha dovuto diramare una nota per i giovani navigatori di TikTok e Instagram, ricordando loro che l’esposizione eccessiva al sole, senza protezione, è dannosa. Non importa quanto sia di moda in questi mesi (molto) esporre online i segni del costume o creare dei “tatuaggi” con l’abbronzatura, né quale sia il premio di questa assurda gara social condita da musichetta e countdown. Il rischio di melanoma resta e, anzi, senza timore di smentita si può dire che aumenti a ogni visualizzazione. Ma il trend è talmente radicato e insensato che per aggirare il problema i content creator hanno realizzato tutorial su come ricreare col make-up i segni del bikini e delle scottature (le cosiddette Sunburnt tan lines). Una ragazza americana se li è tatuati.
Annegare seduti.
Un asciugamano o una t-shirt sul viso, capo reclinato e acqua che scroscia sulla faccia per verificare se quella che è universalmente riconosciuta come una tecnica di tortura, il cosiddetto “annegamento simulato” o “controllato” funzioni davvero come funziona per prigionieri e ostaggi. Su TikTok si trovano ancora video in cui giovani (e meno giovani) la praticano su loro stessi o su altri “per vedere se sia così terribile”. Pare di sì, però ridono.
Stiletto trend.
Una mamma influencer si è rotta una vertebra: stava partecipando alla virale “sfida degli stiletti”. Ecco in cosa consiste: indossare un paio di tacchi alti e stare in equilibrio accoccolati su un piede solo e su un oggetto a caso. Ancora meglio, su una pila di oggetti instabili. Un trend ispirato a una posa che la cantante Nicki Minaj assume nel suo video musicale High School. Mariana Vasiuc, 32 anni, ha tentato la sfida otto settimane dopo il parto tenendo in mano (e sotto il piede) scatole di latte in polvere. È caduta dalla scatola ma anche dal tavolo su cui si trovavano lei, lo stiletto, la scatola e la pentola sotto la scatola. E si è rotta una vertebra. I video di questo trend sono però centinaia, donne appollaiate su finestre, tavoli, bottiglie, pesi da palestra, sul tavolino del soggiorno mentre il proprio figlio di tre anni gioca con le macchinine a pochi centimetri. O peggio: mentre si tiene in braccio la figlia neonata.
Acqua di mare.
L’anno scorso, qualcuno aveva bagnato la sua frisella in mare dalla barca prima di condirla con pomodori e mozzarella e finire poi al pronto soccorso. Quest’anno, nonostante lunghe proteste e spiegazioni del perché non fosse bene introdurre nel proprio batteri, inquinanti e patogeni ci si è evoluti, passando dall’intingere il cibo in acqua al cucinarlo: il figlio di David e Victoria Beckham ha condiviso un video in cui prepara un piatto di pasta con acqua prelevata in pentola all’altezza del motore del suo yacht. Ma l’algoritmo ama anche suggerire metodi per ottenere il sale dall’acqua del mare facendola semplicemente evaporare in pentola.
Inalare e non solo.
In questi giorni si ipotizza che il 27enne trovato morto a Roseto degli Abruzzi mentre indossava una maschera antigas con cui avrebbe inalato del gas refrigerante stesse partecipando a una challenge online. Le indagini chiariranno se sia davvero così ma il dubbio è lecito. Si parla da anni del chroming, inalare e ingerire sostanze tossiche presenti in oggetti di uso domestico (bombolette caricate a gas o anche pennarelli indelebili) per rilevarne l’effetto. L’anno scorso, la Galaxy Gas, un’azienda specializzata nella vendita di bombolette di protossido di azoto per trasformare la panna liquida in schiuma, ha ritirato i prodotti dal suo sito web dopo che il trend aveva iniziato a diffondersi su TikTok. L’hanno chiamata la “droga del palloncino” e sta prendendo piede negli Stati Uniti. Così come, in America, gli studenti pare si divertano a far “bruciare” i loro computer di classe infilando parti metalliche nelle porte Usb e generando incendi ed evacuazioni.
Al confronto, dormire con la bocca bloccata dal nastro adesivo, pizzicarsi in volto fino ad avere lividi e mostrare a tutti di mangiare pochissimo sembrano quasi trend innocui. Eppure non lo sono.