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 2025  agosto 25 Lunedì calendario

Quanto è cara l’Ai

Quanto costa porre una domanda all’Intelligenza artificiale? Google ha dato una risposta: un quesito equivale a vedere la tv per 9 secondi e a utilizzare 5 gocce d’acqua. Con 10 domande al giorno arriveremo a consumare un litro d’acqua all’anno. Secondo le stime un giorno con l’AI equivale al consumo di 800 mila litri d’acqua. In un anno arriviamo fino ai 292 milioni di litri.
Quanto costa porre una domanda a Gemini? Google ha pubblicato quella che finora è la stima più trasparente e dettagliata fornita da una delle Big Tech su quanto consuma l’intelligenza artificiale generativa, in termini di energia, acqua ed emissioni di carbonio. Nel report di Big G si legge come ogni richiesta testuale – cioè prompt «text-to-text» – mette in moto un ecosistema che utilizza 0,24 wattora (Wh), emette 0,03 grammi di Co2e (anidride carbonica equivalente) e consuma 0,26 millilitri d’acqua. Per renderlo più comprensibile, come spiega Google stessa, una richiesta alla AI equivale a vedere la tv per 9 secondi e a utilizzare 5 gocce d’acqua. Con dieci domande al giorno arriveremo a consumare un litro d’acqua all’anno. Non molto, ma va considerato come entro il 2025 il numero di utenti giornalieri di piattaforme di genAI dovrebbe toccare i 200 milioni.
I costi effettivi
Va notato come i calcoli, per esempio sulle emissioni, non sono stati fatti in base alla media del mercato ma sull’acquisto di energia nella filiera di rinnovabili messa in piedi dall’azienda dal 2010. Questo significa, come fa notare il Massachussets Institute of Technology, che le emissioni indicate sono un terzo di quanto sarebbero in una rete elettrica standard. Inoltre, in termini di consumo elettrico i dati si riferiscono ai prompt medi calcolati nel maggio 2025, quando rispetto all’anno precedente l’energia usata per rispondere a una query è calata di 33 volte.
I numeri forniti da Google non permettono però una reale comprensione del fenomeno. Nel report, per dirne una, manca quanti prompt vengono fatti ogni giorno su Gemini. Dato essenziale. Non c’è poi menzione dei costi effettivi delle Overview, le sintesi dell’intelligenza artificiale che riceviamo dopo le ricerche. Numero non banale: ogni giorno facciamo dagli 11 ai 16 miliardi di richieste su Google. Mancano poi i costi energetici di prompt non testuali: creare suoni, immagini e video costa molto di più.
I consumi addizionali
Quello di Google è un messaggio tranquillizzante, ma non del tutto calato nella realtà. «Google ci dice che una domanda equivale, a livello energetico, a guardare 9 secondi di tv, ma non spiega che si tratta di un consumo addizionale» sottolinea Renato Casagrandi, professore di Ecologia al Politecnico di Milano. «Non smettiamo di guardare la tele, ma mentre lo facciamo aggiungiamo domande all’AI». Il tema è anche legato al numero di prompt. «Questi strumenti – prosegue Casagrandi – sono programmati per indurci a ulteriori domande: cosa ne pensi della risposta? Vuoi che la specifichi meglio? E così un prompt tira l’altro».
Secondo l’Agenzia internazionale dell’Energia (Iea), entro la fine del 2026 i consumi dei centri dati arriveranno a superare i mille Twh, ossia quanto l’intero Giappone. «Si crea allora un grande punto interrogativo», conclude il professore: «Ce la farà l’efficientamento energetico a contenere un’ondata di consumo di tale portata?».
Le richieste al giorno
Per avvicinarci a una valutazione più concreta dell’impatto della AI sui consumi, viene in aiuto OpenAI che qualche settimana fa ha quantificato in 2,5 miliardi i prompt effettuati ogni giorno su ChatGpt. Non abbiamo i numeri dei consumi, ma pur non in modo scientifico come Google, Sam Altman ne scriveva sul suo blog a giugno: 0,34 Wh e 0,32 millilitri d’acqua per ogni prompt. Cifre più alte ma simili a quelle di Google. Se quindi spostiamo il focus da Gemini a ChatGpt, possiamo osservare come ogni giorno di utilizzo «basico» della piattaforma equivale a un consumo pari a 0,85 Gwh, su un anno a poco più di 310 Gwh. Una famiglia italiana in media utilizza in un anno 3 mila Kwh: la GenAI della sola piattaforma di OpenAI equivale a livello energetico a 100 milioni di famiglie. Dato che in Italia ne vivono circa 16 milioni possiamo considerare un anno di ChatGpt come 6 anni di consumi energetici da parte dei nuclei familiari. A livello di utilizzo d’acqua, un giorno con l’AI equivale al consumo di 800 mila litri d’acqua. In un anno arriviamo ai 292 milioni di litri, cioè quanto il contenuto di 117 piscine olimpioniche oppure il consumo di acqua potabile da parte di 2 mila famiglie italiane in un anno.