la Repubblica, 25 agosto 2025
Intervista a Elettra Lamborghini
Da piccola sognava di fare la veterinaria o la psicologa. Ha fatto la cantante, la showgirl e la conduttrice. Elettra Lamborghini, 31 anni, porta con disinvoltura un cognome importante «che parla prima di me», è stata al festival di Sanremo da concorrente e co-conduttrice, lanciato tormentoni come Pistolero,indossato tutine che lasciavano poco all’immaginazione. Dal 5 settembre insieme a MaraMaionchi, Alessandro Cattelan e Frank Matano sarà giudice diItalia’s got talent presentato su Disney + da Aurora e Fru dei The Jackal. E dall’autunno è il volto di Rai 2: condurrà Boss in incognito e il realityThe unknown – Fino all’ultimo bivio,con celebrità (e non) che si sfidano.
Com’è fare la giudice?
«Divertente, anche se mi dispiace dare dei no. Ma fa parte del gioco».
Si è sentita molto giudicata?
«Sì, sempre, per il mio cognome. Ma chi non si sente giudicato nella vita? Essere giudicati ti forma, poi dipende dal carattere. Io ho imparato ad accettare i no e i momenti difficili, come una sfida».
Mara Maionchi che le dice?
«È un esempio, rappresenta quello che vorrei essere io alla sua età.
Spero di continuare a lavorare come una matta, la sento affine al mio carattere. Mi annoio facilmente, se sto ferma impazzisco».
La tv è un cambio di percorso?
«No, voglio tenere tutto insieme. Ho firmato con Universal Messico perché ho sentito il bisogno di tornare alle mie origini, ho iniziato con la musica reggaeton in lingua spagnola e voglio fare le cose che mi rendono felice, puntare all’America Latina, a Miami. Poi voglio fare la conduttrice».
Sarà il volto di Rai 2, è intimorita?
«Mi diverte tanto e mi sento a casa.
La Rai mi ha dato una grande responsabilità. Chi non azzarda non cresce, i grandi imprenditori hannofallito mille volte. Cercherò di dare il meglio, penso che stia andando bene ma metto le mani avanti: nella vita si sbaglia. E accetto le critiche».
Il suo pregio?
«La spontaneità, sono genuina. Con i tempi che corrono fa piacere un po’ di leggerezza».
Dà l’idea di essere uscita da una favola, è concreta nella vita?
(Ride) «Ho due palle così, scusi per l’espressione. Sono strutturata e molto rigida, purtroppo. Papà e mamma mi hanno lasciato libera, io sarei una madre severa. A parte l’adolescenza, quando non sai quello che vuoi, sono all’antica: credo nei valori. Vorrei avere un figlio con il mio carattere».
Sente il desiderio di maternità?
«Un figlio arriverà quando sarà il tempo giusto. Non mi sono data una scadenza. Mio marito Afrojack è un amore, una persona equilibrata, mi calma. Si fa scivolare le cose addosso, beato lui, forse fa parte del carattere degli uomini».
Lei, invece?
«Sono scherzosa, ma ripenso a quello che succede. Sono vecchio stile: conta la famiglia, il marito è uno. Il matrimonio è una cosa seria, come il lavoro. Bisogna rispettare i soldi. Fatti tuoi come li spendi, ma va dato valore alle cose, non sminuirle. Vale anche per i dolori».
Ha 7 milioni di follower: il rapporto con i social com’è?
«Sta cambiando. Ormai sonodiventati tutti famosi: sono tutti chef, tutti tiktoker. Girano le fake news, fanno parte del gioco. Per chi è coinvolto, tutto meno fatato».
Perché non c’è stato un tormentone questa estate?
«Perché non l’ho fatto uscire io.
Scherzo. Secondo me non stiamo dando valore alle canzoni, per questo mi concentro sulla musica latina. Leggevo un’intervista a Elodie in cui diceva che ci siamo omologati e niente è originale, gli autori sono quattro, sempre gli stessi. Una volta che funziona una canzone viene copiata. Purtroppo è vero. Questa estate, pur di esserci, hanno fatto uscire canzoni che non erano hit. La musica che faccio in America Latina è diversa».
Hanno commentato tutti il suo dimagrimento, le dà fastidio?
«Me ne sono fregata. Per la gente prima ero grassa, adesso troppo magra. Per altri prima stavo meglio, ora sto peggio. Sto bene. È una questione di disciplina, si sa quanto sia difficile dimagrire. Mi hanno scritto:”Come hai fatto? Lo sai che stai benissimo?”, perché rosicano. Ci ho messo un anno e mezzo. Come ho fatto? Nell’unico modo: ho chiuso la bocca. E mi sono allenata. Faccio la mia porca figura».
Da adolescente era sicura di sé?
«No. Mi sono fatta aiutare, la psicologa è stata fondamentale, mi ha formata come persona. La consiglierei a tutti, mai vergognarsi. Sui social leggi certi commenti, invece bisogna farsi aiutare».