Corriere della Sera, 24 agosto 2025
Le vacanze di Alessandra Mussolini
Milano «Va bene, facciamo questa intervista. Ma niente polemiche politiche: l’estate è il mio tempo, mi depuro da tutto e sto solo con gli affetti di una vita». Alessandra Mussolini è stata tre volte deputata, senatrice ed eurodeputata. Ha militato nel Msi, An, Pdl, Forza Italia, poi la ribalta tv a Ballando con le stelle e, pochi mesi fa, un tuffo a sorpresa nella Lega. Una vita sempre a destra, ma d’estate c’è solo il suo posto del cuore.
Partiamo da qui.
«Il mio posto del cuore è dove sono ora: Marina di San Nicola, accanto a Ladispoli. Non ce ne sono altri. Mio padre Romano portò mia madre Maria a vedere questo lido che stava ancora nascendo. Era il 1972, io ero una bambina. C’era il Castello Odescalchi affacciato sul mare, mamma se ne innamorò».
Compraste subito casa?
«Mia madre prese una delle prime villette, piccole, immerse nel verde. Da allora, appena posso scappo qua, perché a Roma c’è tutto ma manca il mare. Le dico solo che quando nacque mia figlia Caterina, il 15 luglio di 30 anni fa, dopo tre giorni la portai subito qui. Non c’è confusione e possiamo rilassarci tutti».
Dicono che dopo il ballo abbia conquistato la ribalta anche in cucina, è vero?
«Esatto. Tutti gli amici di sempre vengono qui da me, in giardino. Ogni anno ci ritroviamo e ci ripetiamo le stesse storie, come un mantra. Solo cose belle, niente bisticci. Proprio ieri c’era la fila: ho fatto la mia famosa pizza fritta, con gorgonzola e fichi neri. Ottimi, e hanno anche una storia...».
Ce la racconti.
«A Marina di San Nicola c’è il fico nero che viene da Villa Carpena. Quando io e mia sorella eravamo piccole, mia nonna Rachele regalò un ramo di quella pianta a mia mamma, che lo piantò qui al mare. Ora questo fico è diventato maestoso, fa dei frutti incredibili».
Le passo a Marina di San Nicola, nella villa presa da mio padre Romano e mia madre Maria quando ero bambina
E le vacanze a Villa Carpena?
«Sono stata dappertutto, ma i ricordi estivi sono sempre stati qui, a San Nicola. Ma anche a Riccione, grandi girate in motorino». (Villa Carpena, vicino a Predappio, è stata la residenza di suo nonno Benito Mussolini, della moglie Rachele Guidi e dei 5 figli. Ma Alessandra è «in fase zen» e preferisce evitare «le solite polemiche»).
Sui social ha pubblicato una foto al mare con nonna Romilda, insegnante di pianoforte e madre di sua zia Sophia Loren...
«Anche lei stava qui a Marina di San Nicola. Ricordo un episodio. Un’estate arriva un giornalista inglese importantissimo per fare un’intervista a me e a mamma. A un certo punto questo signore iniziò a intonare un pezzo lirico… Era l’ora del riposo. Nonna Romilda non gradì e aprendo questa grande persiana gli gridò: “Ma vaf…”. Fu il gelo, ma oggi scoppio dal ridere».
E delle vacanze con la zia Sophia cosa ricorda?
«Al mare? In vacanza? Forse non c’è mai andata. Zia ha sempre lavorato».
Ora è passata alla Lega, ma non ha cariche elettive. D’estate niente politica?
«Io sono sempre in politica, non mi abbandona mai. Per me i periodi più impegnativi sono stati proprio le manifestazioni estive: la gente ha caldo, vuole rilassarsi... Quindi, per me, la cosa più bella è appunto cancellare tutti gli impegni politici estivi».
Lei è strenua sostenitrice dei diritti lgbt e, in passato, pure del ddl Zan. Il generale Vannacci non gradirà?
«Parliamo dell’estate».
E sempre d’estate si riappacificò con Berlusconi, giusto?
«Non c’è mai stata una vera riappacificazione, perché quello scontro non fu come venne dipinto. Lui era diverso da tutti: il migliore dei politici che ho conosciuto. Anche quando ci litigavi forte, alla fine restava sempre una cosetta che ti lasciava legato a lui. Silvio mi manca moltissimo».
In vacanza con un politico. Chi sceglierebbe?
«Ma che è matto? Mai. È una vacanza: con le persone di lavoro no. Sarebbe una sorta di masochismo».
Un’ultima domanda di politica…
«La ringrazio, ma sono davvero di fretta».
Ma non era «tutto relax»?
«Devo andare a fare la spesa. E devo occuparmi dei miei cani: Betzy è una chihuahua, poi ci sono Franco, bulldog francese nero, e Arturo, stessa razza ma di colore beige».