Corriere della Sera, 23 agosto 2025
La prima uscita di Catella
Apprende la notizia in tarda mattinata dalle testate online dei quotidiani: «Il Tribunale del Riesame annulla l’arresto di Manfredi Catella». Il provvedimento, però, viene notificato al patron di Coima Sgr solo dopo le 14.30. Lui, prudentemente, aspetta l’ufficialità prima di varcare la soglia della casa del centro città in cui è rinchiuso da 22 giorni. A quel punto si concede un’uscita con la moglie Kelly nel soleggiato pomeriggio milanese.
Vede i giornalisti appostati sotto al palazzo ma non risponde alle loro domande. Poi raggiunge l’ufficio e vi rimane a lavorare fino all’ora di cena. Dirama però una nota, la prima da quando, 35 giorni fa, ha saputo del suo coinvolgimento nell’inchiesta sull’urbanistica. E comincia proprio motivando il suo silenzio. «Non abbiamo rilasciato alcuna dichiarazione – scrive Catella – nel rispetto di quella che riteniamo essere una condotta deontologicamente rispettosa di un processo di valutazione da parte della magistratura che dovrebbe essere una regola innanzitutto morale per tutti». Allo stesso tempo, ribadisce che dal 16 luglio in poi lui e i suoi legali – il professor Francesco Mucciarelli e l’avvocato Adriano Raffaelli – si sono «impegnati a fornire ogni prova fattuale della nostra estraneità alle accuse». Poi ricorda la decisione del Riesame, che ha annullato «la misura cautelare disposta, disattendendo quindi la richiesta della Procura».
Bisognerà aspettare 45 giorni, però, per capire cosa ha spinto i giudici a revocare gli arresti domiciliari. «Siamo fiduciosi che la motivazione della decisione possa contribuire a fare chiarezza sulla vicenda e sulla correttezza del nostro operato».
La nota è anche l’occasione per ribadire il solido rapporto con Palazzo Marino. «In relazione a tutte le circostanze in cui abbiamo interagito con l’amministrazione comunale – scrive Catella —, esprimo la stima per la deontologia professionale di Christian Malangone (city manager del sindaco Sala, indagato, ndr), di Giancarlo Tancredi (ex assessore alla Rigenerazione urbana a sua volta indagato, ndr) e dei colleghi che hanno sempre operato nel rispetto della funzione pubblica».
La solidità morale
Questa esperienza
ci ha rafforzato nel nostro impegno e nella nostra solidità morale
Il costruttore si è rimesso subito alla guida di Coima e ha ripreso le deleghe che aveva rimesso nelle scorse settimane, esclusa quella sui rapporti con la Pubblica amministrazione. Un ritorno al lavoro «dopo un’esperienza importante che ci ha rafforzato nella nostra solidità morale e nell’impegno imprenditoriale che da sempre dedichiamo al nostro Paese, affermando la competenza e la reputazione italiana a livello internazionale».
Catella non è stato fermo nemmeno durante i domiciliari. Ha iniziato a scrivere un libro, Otto – Parte prima , definito un «contributo di riflessione di prospettiva concreta, partendo proprio dall’indagine urbanistica» e dalle parole che l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha affidato nei giorni scorsi al Corriere . Probabilmente il costruttore si riferisce al passaggio in cui Delpini ha detto di non stimare i magistrati che «cercano la ribalta» e a quello sulla necessità di ricostruire una comunità. A breve un’anticipazione, ma solo del quarto capitolo. Il titolo? «Responsabilità».