il Fatto Quotidiano, 22 agosto 2025
Il terrazzo di Nordio sempre più verde: spese da 9 mila euro
E va bene la pugna quotidiana, i veleni, le gaffe e pure gli inciampi, penali nel caso Almasri. Per non dire della guerra ad alta intensità con i suoi ex colleghi magistrati sulla riforma della separazione delle carriere. Epperò nonostante le asprezze da battaglia, il ministro della Giustizia Carlo Nordio si conferma bon vivant a casa, in quel di Rovigo, ma pure in via Arenula, ossia al ministero sede di lavoro ma anche residenza. Che da quando c’è lui è un angolo di Paradiso: se gli uffici del Guardasigilli sono stati riarredati di tutto punto, pure l’appartamento a lui riservato ora può dirsi infatti attrezzato alla grande: l’ultimo acquisto ordinato dal capo di gabinetto di Nordio, la “zarina” Giusi Bartolozzi riguarda la siepe che metterà al riparo il ministro dagli occhi indiscreti dei vicini. E che siepe!
Il 2 luglio, nelle stesse ore in cui Nordio ci metteva il carico contro le toghe del Massimario della Cassazione (per la stroncatura del decreto sicurezza), la capo di gabinetto Bartolozzi pensava a come rendere liete le ore di riposo del Guardasigilli facendo partire una richiesta “riguardante il completamento del punto verde presso l’appartamento riservato al signor ministro preso atto dell’esigenza di realizzare una barriera verde in continuità con le essenze vegetali già collocate lungo il perimetro del terrazzo”. Esigenza da lei motivata vista “la necessità di assicurare un’adeguata riservatezza visiva in considerazione di edifici limitrofi con affaccio diretto sul terrazzo di pertinenza dell’alloggio riservato”. Ora a prova di occhi indiscreti e di pollici sin qui molto poco verdi grazie a piante e fioriere in quantità, senza badare al centesimo. Mica come per i frigobar: nel 2023 ne era stato acquistato uno da 470 euro per alloggio del ministro, ma poi c’era stato il bis con la richiesta di poterne comprarne altri tre.
Questo prima dello stop al preventivo ridotto a un solo altro frigidaire, causa urgenza di “contenere la spesa” e forse anche qualche battuta viste le intemerate alcoliche del ministro (vedi articolo sotto). Anche perché per tutto il resto la mannaia della spending review non era scattata, almeno a compulsare gli ordini di spesa: 663 euro per bicchieri, brocche e vassoi. Altri 13 mila per la fornitura di arredi vari e poi la macchina del caffè, le cialde e altri costi minori come quello per la “fornitura vasellame per ministro”. Piatti da portata? Boh: il costo è stato di 373 euro. Venendo agli ultimi mesi su ordine di Bartolozzi è stato disposto l’acquisto di un nuovo telefonino “con prestazioni elevate e batteria di lunga durata da assegnare con sollecitudine al ministro” (1.750 euro) e sempre con urgenza, è stato disposto l’acquisto di un vaso bianco con 3 orchidee doppio stelo (180 euro più Iva) “per l’esigenza di rappresentanza istituzionale”. L’ultimissima spesa riguarda invece il terrazzo dell’alloggio di Nordio.
L’ordine del 2 luglio con la richiesta di procedere all’acquisto di piante e fioriere per oltre 5 mila euro: 20 vasoni per 40 esemplari di laurus nobilis con un’altezza a prova di costume adamitico. Si tratta infatti di piante da 240-250 cm acquistati insieme ad altre dieci dello stesso tipo “da impiantare in sostituzione degli attuali esemplari attualmente essiccati”. Per non correre rischi oltre ad argilla e terriccio (e concime) è stata disposta anche la spesa per l’acquisto e la messa in opera di due impianti di irrigazione automatica.
Gli acquisti per rendere fruibile il terrazzo giardino delle delizie erano partiti molto prima: a febbraio 2024 era partito l’ordine per gli arredi da esterno (1.159 euro più Iva) dopo che l’operazione punto verde era iniziata a gennaio con l’acquisto e messa in opera di “dieci fioriere con essenze arboree” (un paio di migliaia di euro di spesa messi in conto al capitolo del ministero per gli acquisti di cancelleria e stampa). Piante poi, a quanto pare, finite male: lasciate, loro sì, a patire la sete.