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 2025  agosto 22 Venerdì calendario

Sabotaggio al gasdotto Nord Stream Arrestato a Rimini ex 007 di Kiev


ROMA Era arrivato da un giorno sulla Riviera romagnola. Ufficialmente «per una vacanza», con la moglie e due figli adolescenti. Ma per farlo Serhii Kuzientsov, 49 anni, ex ufficiale dei reparti speciali della Marina ucraina e 007 dei servizi segreti di Kiev (Sbu), considerato il comandante dello yacht «Andromeda», utilizzato il 26 settembre 2022 per trasportare gli incursori che hanno fatto esplodere gli impianti del gasdotto Nord Stream fra Russia e Germania, strategico per il rifornimento energetico europeo, sette mesi dopo l’invasione dell’Ucraina, ha usato sempre il suo nome e non una falsa identità. Non proprio un comportamento da latitante, al punto da comparire come tutti gli altri ospiti nella lista alloggiati di un villaggio turistico di San Clemente – «La Pescaccia» —, vicino a Misano Adriatico, a pochi minuti dalle spiagge di Riccione e Cattolica. Lì, nella tarda serata di mercoledì, i carabinieri della compagnia di Rimini lo hanno rintracciato e arrestato in esecuzione di un mandato di cattura europeo emesso dalla magistratura tedesca.
Per gli investigatori di Berlino su quello yacht non c’era solo Kuzientsov, ma almeno altre cinque persone: una donna e quattro sub che hanno piazzato le cariche di esplosivo vicino all’isola danese di Bornholm. Il 49enne, che secondo fonti tedesche avrebbe anche un altro figlio, più grande, iscritto in un’università italiana, che forse avrebbe voluto incontrare durante il suo soggiorno, ha aperto la porta ai carabinieri che per evitare sorprese avevano circondato il complesso turistico, dopo aver ricevuto la segnalazione sulla presenza del ricercato dalla divisione Sirene-Fast del Servizio di cooperazione internazionale di polizia. Per i media tedeschi le autorità di Berlino erano già al corrente dell’intenzione del ricercato di recarsi in Italia: non si esclude che nei giorni scorsi avesse acquistato in Polonia biglietti aerei per lui o per i familiari, ma nel nostro Paese è giunto al volante di un suv con targa Ucraina, trovato parcheggiato davanti al bungalow del villaggio. Qui nel corso di una perquisizione non è comunque stato trovato nulla: né documenti collegati alla sua attività in Ucraina né tantomeno armi. L’ex 007 non ha opposto resistenza, è stato identificato e, dopo la notifica dell’ordine di cattura, condotto in carcere a Rimini, in attesa di comparire nei prossimi giorni davanti al giudice per l’udienza di convalida. Al momento dell’arresto Kuzientsov, per ora difeso da un’avvocato d’ufficio anche se nelle prossime ore potrebbe incaricarne uno di fiducia, non ha aperto bocca. Non ha commentato l’operazione dei carabinieri né ha cercato di chiarire la sua posizione.
Moglie e figli sono rimasti nel bungalow mentre i militari dell’Arma ispezionavano l’interno della struttura e il suv. A breve potrebbero scattare le pratiche per l’estradizione in Germania dove deve rispondere dell’attentato al Nord Stream. Ma della vicenda non si occupa solo la Procura generale presso la Corte d’appello di Bologna. Anche i magistrati genovesi infatti si stanno interessando alla cattura dell’ex agente segreto in relazione all’attentato del 14 febbraio scorso al largo di Savona alla petroliera maltese «Seajewel», sospettata di far parte della flotta fantasma varata per aggirare l’embargo sul petrolio russo, danneggiata da due presunti ordigni magnetici. L’indagine è tuttora aperta per naufragio con l’aggravante del terrorismo.