Corriere della Sera, 21 agosto 2025
«Turisti in aumento del 9,3%». Gli albergatori: prudenza
ROMA Spiagge vuote o turismo in crescita? L’Italia vive la sua consueta guerra di cifre agostana. Per il Viminale il settore vola con un più 9,3 per cento rispetto allo scorso anno. Per Federalberghi, invece, quel dato va letto con cautela, è in buona parte l’effetto del nuovo Codice identificativo nazionale, il Cin, che ha fatto emergere dal sommerso migliaia di case vacanza e affitti brevi prima invisibili alle statistiche.
Entrando nel dettaglio, dal primo al 18 agosto la banca dati «Alloggiati web» del ministero dell’Interno – la piattaforma attraverso cui i gestori di alberghi e case vacanza comunicano alla Questura, entro 24 ore dall’arrivo, le generalità degli ospiti —, ha registrato 15 milioni 663 mila 336 arrivi, 9,3 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2024. In particolare, quest’anno hanno alloggiato nelle strutture 7.332.808 italiani e 8.330.528 stranieri mentre nel 2024 erano stati rispettivamente 6.791.760 e 7.540.698.
Nelle scorse settimane, dopo l’allarme sulle «spiagge vuote», il centrosinistra aveva denunciato un calo del turismo dovuto a prezzi ormai proibitivi per gli italiani, con salari fermi da anni ed erosi dall’inflazione. I dati del Viminale diffusi ieri, invece, hanno fatto esultare Fratelli d’Italia che, accusa l’opposizione di catastrofismo e di bugie.
«I dati parlano chiaro, il settore è in salute», dice la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. «La sinistra è sempre catastrofista e apocalittica» aggiunge Gianluca Caramanna, deputato di FdI e responsabile del dipartimento Turismo.
Tuttavia, Federalberghi frena e invita di nuovo alla prudenza. «La percezione delle imprese è diversa – dicono gli albergatori —: nella gran parte delle località si rilevano presenze in calo o tutt’al più stazionarie. La nostra sensazione è che il trend sia in buona parte attribuibile all’emersione dei tanti abusivi ed evasori». Nei mesi scorsi, infatti, fanno notare gli albergatori, «sono stati registrati più di 600 mila alloggi, dei quali sino all’anno scorso si sapeva poco o nulla».