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 2025  agosto 18 Lunedì calendario

Il prossimo giro di nomine per blindare la galassia Cdp

Maggioranza all’assalto degli ultimi pezzi di potere non ancora occupati dal governo Meloni. Dopo tre tornate annuali di nomine nelle principali società pubbliche, nelle quali sono state assegnate più di 1.500 poltrone, si lavora di bulino e di lima per completare l’opera. Fino a Ferragosto ci sono stati contatti politici intensi, ma non risolutivi, per decidere i nuovi vertici di quattro importanti controllate della Cassa depositi e prestiti, la società del Mef che gestisce il risparmio postale degli italiani.
Sono scaduti da alcuni mesi i consigli d’amministrazione di Simest, Cdp Equity, Fondo Italiano d’Investimento e Cdp Real Asset Sgr. Lo sblocco delle nomine del vertice Sace, deciso il 7 agosto dal ministero dell’Economia, ha rimesso in marcia la macchina delle nomine.
Il pallino è in mano al sottosegretario a Palazzo Chigi Giovanbattista Fazzolari. Fazzolari ha un rapporto strettissimo con Fabio Barchiesi, il fisioterapista e massaggiatore che, grazie alla conoscenza di Mario Draghi e ai buoni uffici dell’ex presidente del Coni Giovanni Malagò, ha fatto una carriera spettacolare prima nell’Istituto di medicina dello sport, quindi alla Cassa depositi. In via Goito Barchiesi è diventato da alcuni mesi vicedirettore generale con deleghe potentissime, è il numero due, ma di fatto in grado di oscurare l’amministratore delegato Dario Scannapieco, il Draghi-boy in carica dal 2021, che si è piegato al melonismo.
Le nomine devono passare al vaglio del cda di Cdp, presieduto da Giovanni Gorno Tempini, espresso dalle Fondazioni. Una riunione del consiglio è scivolata alla seconda metà di agosto, anche se il dossier potrebbe più realisticamente essere affrontato a settembre.
Per la Simest, che assicura i crediti delle imprese all’esportazione, controllata da Cdp con il 76%, è considerata molto probabile la conferma dell’ad Regina Corradini D’Arienzo per un secondo mandato: era arrivata in Simest nella primavera 2022, durante il governo Draghi. Ci sarà un nuovo presidente, però, perché Pasquale Salzano è stato nominato ambasciatore in Marocco.
In Cdp Equity, controllata al 100% dalla casa madre, sembra probabile la conferma dell’ad Francesco Mele, 56 anni, in carica dal 19 settembre 2022, una delle ultime nomine nella Cdp draghiana. Il presidente della società è lo stesso di Cdp, Gorno Tempini. Cdp Equity è l’ex Fondo Strategico Italiano costituito il 28 luglio 2011, voluto dall’allora ministro Giulio Tremonti. L’ex Fsi detiene il 71,3% di Fincantieri e le partecipazioni pubbliche in Saipem, Aspi, Ansaldo, Open Fiber, Webuild.
Il freno alla definizione di questo nuovo pacchetto nomine è la discussione sulla scelta del nuovo ad di Cdp Real Asset Sgr al posto di Giancarlo Scotti, 63 anni, entrato nel gruppo Cassa depositi e prestiti nel febbraio 2022 come direttore dell’immobiliare: Real Asset è la controllata al 70% subentrata all’ex Cdp Immobiliare.
Secondo una fonte autorevole un candidato forte come amministratore delegato di Cdp Real Asset sarebbe Sacha Camerino, Head of Southern Italy di Generali Real Estate: viene proprio dalla Cassa, dove è stato per sei anni, fino al 2020, direttore valorizzazione patrimonio di Cdp Immobiliare. Si è laureato in architettura alla Federico II di Napoli. Il presidente di Cdp Real Asset è Raffaele Ferrara. Sulla società è in corso un’ispezione della Banca d’Italia.
Real Asset gestisce migliaia di immobili e progetti di “rigenerazione urbana” del valore di miliardi di euro. Tra questi c’è la riqualificazione delle ex caserme di via Guido Reni a Roma. Sono in gara la Coima Res di Manfredi Catella (almeno fino a prima che si abbattesse sullo “sviluppatore” l’inchiesta giudiziaria di Milano), Hines, Generali, Investire, Fabrica di Francesco Gaetano Caltagirone.
Al Fondo Italiano d’Investimento, controllato al 56% da Cdp Equity, si cerca un nuovo ad: Davide Bertone si è dimesso con rumore il 30 aprile dopo che l’assemblea per le nomine era andata a vuoto, la presidente è Barbara Poggiali. Come Il Fatto ha già scritto, per la carica di ad è favorita Cristiana Procopio, gradita a Barchiesi. Procopio è manager di CC&Soci, piccola boutique finanziaria che nel 2024 ha fatturato 3 milioni, ora verrebbe scelta per guidare un fondo pubblico che gestisce beni per 4 miliardi: CC&Soci è di Claudio Costamagna, ex presidente operativo di Cassa depositi, in buoni rapporti con Barchiesi. Costamagna potrebbe ottenere la nomina di Procopio grazie ai buoni uffici di Federico Vecchioni, ad di Bonifiche Ferraresi (Bf), colosso agricolo legatissimo a Coldiretti con cui Cdp ha una certa consuetudine, anche di affari. Coldiretti, è appena il caso di ricordarlo, di fatto esprime il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il quale sponsorizza Procopio per conto di FdI.