Corriere della Sera, 17 agosto 2025
Napoli Il ponte ferragostano, i turisti e poi all’improvviso urla, grida e sangue. Un incredibile fatto di sangue ha sconvolto ieri l’isola d’Ischia
Napoli Il ponte ferragostano, i turisti e poi all’improvviso urla, grida e sangue. Un incredibile fatto di sangue ha sconvolto ieri l’isola d’Ischia. Nel pomeriggio al Cuotto, una delle località del comune di Forio, nella tranquillità di quello che sembrava un sabato di festa, Antonio Luongo, napoletano, classe 1954, ha sparato con incredibile crudeltà decine di colpi di pistola nei confronti di Nunzio Russo Spena, 48 anni, e Zinoviya Knihnitska 63enne ucraina, rispettivamente compagno e madre della sua ex moglie, uccidendoli sul colpo. Il tutto, sulla pubblica via, in un tratto della ex Strada Statale molto trafficato. Dopo il duplice delitto, Luongo ha inseguito anche la sua ex moglie, Lyudmyla Velykgolova, ucraina di 42 anni, colpendola con ben sei colpi di pistola. Subito dopo, l’uomo ha rivolto l’arma contro se stesso e ha esploso un colpo, senza però riuscire a togliersi subito la vita. È morto poco dopo, durante il trasferimento all’ospedale Rizzoli. La 43enne invece è ancora ricoverata in gravissime condizioni.
Sarà con ogni probabilità l’unica in grado di far luce sulla vicenda. Sebbene sia chiaro che dietro a questa scia di sangue ci sia un movente di tipo passionale, legato alle relazioni tra l’assassino e le vittime, i contorni della storia sono ancora tutti da tracciare. A cercare di far luce sulla vicenda, i carabinieri della compagnia di Ischia, immediatamente accorsi sul posto. Sconvolti i tanti residenti della zona e i tanti turisti di passaggio che hanno raccontato di una scena raccapricciante, con quei corpi e il sangue in strada. Una scena che i militari hanno tentato di nascondere alla vista della folla con dei lunghi teli bianchi.
Testimoni raccontano di aver udito numerosi colpi di pistola prima delle urla di altri passanti che avevano assistito alla macabra esecuzione. Infatti l’isola è affollata di turisti anche per il ponte di Ferragosto. «Non credevo ai miei occhi – dice una signora – ho assistito a una scena orribile, sono ancora scossa. E qui lo siamo tutti perché mai ci saremmo aspettati una tragedia del genere durante questi giorni di festa, qui dove ci sono tanti turisti e villeggianti abituali».
Va ricordato che preoccupazioni legate all’ordine pubblico e alla presenza di migliaia di persone, alla movida e agli assembramenti, avevano spinto nei giorni scorsi il prefetto di Napoli Michele Di Bari a firmare un’intesa con i sindaci isolani per l’istituzione di «zone rosse», dove le forze dell’ordine hanno la possibilità di allontanare – con fogli di via – persone ritenute sospette o che possano provocare turbative all’ordine pubblico o anche pregiudicati per vari reati. Una misura che riguarda tra l’altro proprio il comune di Forio, oltre a Lacco Ameno, Ischia Porto e Casamicciola.
Sull’isola il dispositivo avrà una durata di 15 giorni che consentirà gli allontanamenti di persone sospette o con precedenti. «Un dispositivo – ha rimarcato il prefetto, parlando poi con i giornalisti – condiviso con i sindaci e flessibile». Ovviamente nei prossimi giorni sull’isola saranno inviati più uomini delle forze dell’ordine. Ma ovviamente la strage familiare di ieri non ha nulla a che vedere con la criminalità spicciola. Il movente è sicuramente passionale e l’uomo avrebbe atteso le sue vittime in strada proprio per farla finita.
L’unica superstite di questa tragica storia è la 42enne gravemente ferita dall’ex marito, se i medici riusciranno a salvarla avrà molto da raccontare. In queste ore è in camera operatoria per un intervento lungo e difficile. In corpo ha sei proiettili.