Corriere della Sera, 17 agosto 2025
Melania Trump scrive a Putin per i bimbi ucraini deportati in Russia
Una lettera a mano, scritta dalla moglie Melania Trump che a Anchorage non è andata: l’avrebbe consegnata il marito Donald direttamente a Putin, secondo un’indiscrezione pubblicata dall’agenzia Reuters. Nella lettera sarebbe descritta la difficile situazione delle decine di migliaia di bambini rapiti durante la guerra in Ucraina e portati in Russia o nei territori occupati da Mosca senza il consenso delle famiglie. Reuters attribuisce la notizia a due funzionari della Casa Bianca, che non hanno rivelato il contenuto della lettera.
Il sito ucraino Ukrinform dà rilievo all’indiscrezione e parla apertamente di «bambini ucraini rapiti dai russi» come contenuto della lettera, e ricorda come dall’inizio dell’invasione su larga scala si stima che 19.500 bambini ucraini siano stati deportati in Russia, anche se il numero potrebbe essere «significativamente più alto».
L’agenzia ucraina ricorda anche che fino a luglio sono stati restituiti dai russi 1.485 di essi e che 1,6 milioni di bambini ucraini vivono tuttora sotto l’occupazione russa in Ucraina. Ukrinform sottolinea anche che il 17 marzo 2023 la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati internazionali di arresto per Vladimir Putin e per la sua Commissaria per l’Infanzia, Maria Lvova-Belova, per crimini di guerra e deportazione illegale di popolazione, inclusi bambini.
Volodymyr Zelenskiy ha voluto esprimere la sua gratitudine alla first lady nella telefonata con Trump dopo il summit in Alaska mentre in un post su X arrivano i ringraziamenti di Andriy Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina che ha condiviso un post dell’iniziativa «Brings kids back UA», che si occupa proprio di far tornare a casa i bimbi rapiti dai russi, nel quale si esprime «profonda gratitudine» alla first lady «per prendersi così tanto cura del destino dei bambini ucraini: ogni parola di sostegno li avvicina alle loro famiglie, alle loro comunità e alle loro case». La Slovenia, dove Melania è nata, è ai ferri corti con la Russia dall’invasione dell’Ucraina.