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 2025  agosto 06 Mercoledì calendario

Stipendio ridotto ai giocatori che retrocedono in B


Riduzione automatica dello stipendio dei calciatori in caso di retrocessione in serie B. La svolta storica è contenuta nel nuovo accordo collettivo tra la Lega serie A e l’Aic, l’Associazione italiana calciatori. Il testo, firmato dai presidenti Ezio Simonelli e Umberto Calcagno, ha ricevuto l’avallo della Figc. La norma prevede che venga automaticamente decurtato il 25% dell’ingaggio dei giocatori di un club che passa dalla serie maggiore al campionato cadetto: un provvedimento ritenuto necessario da anni, considerando il calo dei ricavi per una società dopo il passaggio a una categoria inferiore. In questo modo, la retrocessione viene resa più «sostenibile». Dopo mesi di lavoro, con bozze su bozze, ecco la versione definitiva: il calo della retribuzione, si legge nel testo, «decorre dalla stagione sportiva immediatamente successiva a quella in cui si verifica la retrocessione e permane per quelle eventualmente successive, salvo il caso di una nuova promozione in serie A che comporterà il ripristino del livello retributivo originario». La norma sarà valida per i contratti firmati a partire dal prossimo 2 settembre, dunque non per quelli già in essere.
Simonelli ha parlato di «un’intesa che assume un valore storico sia per il merito dei contenuti, sia per il metodo con cui è stata raggiunta: un percorso di confronto costruttivo, sviluppato nel tempo con spirito di responsabilità e visione comune. Le Società di serie A hanno affrontato con grande serietà e coesione il processo di revisione dell’accordo, a dimostrazione della volontà condivisa di rafforzare le regole e i principi che disciplinano i rapporti tra le parti». Prosegue il presidente della Lega serie A: «Il nostro obiettivo è quello di contribuire a un sistema sempre più solido, equo e sostenibile, in cui le esigenze dei Club e dei calciatori possano trovare sintesi nel comune interesse della tutela e della crescita del movimento».
Un dettaglio importante è che, con questo accordo, non decade la possibilità che club e calciatori si accordino individualmente, come accadeva con la vecchia normativa, quando la percentuale di decurtamento poteva anche essere inferiore al 25%.