la Repubblica, 6 agosto 2025
Epstein, alla Camera convocazione per i Clinton
La Commissione di Vigilanza della Camera convoca l’ex presidente Bill Clinton e sua moglie, l’ex segretaria di Stato Hillary, a testimoniare sulle loro frequentazioni col miliardario pedofilo Jeffrey Epstein. Parte di una ben più ampia raffica di convocazioni spedite ieri mattina dal presidente della Commissione, il repubblicano del Kentucky James Comer.
Gli ex inquilini della Casa Bianca, i cui rapporti con il finanziere morto suicida in carcere nel 2019 sono ben note («precedenti alla sua prima incriminazione per traffico di minorenni nel 2009», come hanno ripetuto più volte) sono infatti in buona compagnia. Perché le convocazioni, decise attraverso un voto tenutosi la settimana scorsa, riguardano anche il dipartimento di Giustizia e la sua ministra Pam Bondi: alla quale si chiede ufficialmente di consegnare, entro il 19 agosto i cosiddetti file segreti del caso Epstein. Bondi prima ne aveva promesso la pubblicazione, poi ne ha negato l’esistenza. Chiamati a comparire ci sono poi pure gli ex direttori dell’Fbi James Comey e Robert Mueller, nonché gli ex procuratori generali (democratici e repubblicani) Loretta Lynch, Eric Holder, William Barr, Jeff Sessions, Merrick Garland e Alberto Gonzales. Tutti dovranno raccontare cosa sanno di quei file che levano il sonno a Donald Trump: perché nella lista potrebbe esserci anche lui. E dunque vuole tirare in ballo anche i dem.
La commissione aveva precedentemente convocato anche Ghislaine Maxwell, l’ex compagna di Epstein condannata a 20 anni di carcere per il suo ruolo nell’adescare le ragazzine di cui lui poi abusava. Dopo la conversazione durata due giorni che questa ha avuto la settimana scorsa col vice ministro della Giustizia Todd Blanche, previo promessa di “immunità temporanea” per lei e le persone nominate, Comer ha poi accettato dirinviarne la deposizione prevista per l’11 agosto a quando la Corte Suprema avrà esaminato la sua richiesta di annullamento della condanna (presumibilmente in autunno). Anche se nel frattempo, nell’ennesimo tentativo di ostentare trasparenza, l’amministrazione starebbe addirittura valutando di pubblicare la trascrizione di quel colloquio. Una soluzione che potrebbe scontentare molti perché sarebbe piena di omissis, sia per l’accordo d’immunità, che per proteggere certi dettagli sensibili come i nomi delle vittime. Ghislaine Maxwell ha fatto sapere di opporsi. «Non c’è ancora una decisione definitiva» ha dichiarato una fonte a Cnn, proprio nelle stesse ore in cui ilNew York Times, supplisce alla mancanza della fatidica lista pubblicando foto della casa del finanziere: comprese quelle insieme a ospiti vip, da Clinton appunto, alprincipe saudita Mohammad Bin Salman: passando per Fidel, Mick Jagger, Elon Musk...
I primi a comparire davanti alla commissione, saranno i due ex procuratori generali di Trump durante il suo primo mandato: Barr e Sessions, rispettivamente il 18 e il 28 agosto. Gonzales, che fu procuratore di George W. Bush è previsto il 26. Li segue l’ex procuratore speciale Robert Mueller il 2 settembre. L’ingiunzione per Lynch e Holder, alla Giustizia ai tempi di Obama, è invece per il 19 e il 30 settembre. I Clinton sono attesi ad ottobre: Hillary il 9 e Bill il 14. In quegli stessi giorni testimonierà anche Garland, ex procuratore generale di Biden (2 ottobre) e Comey il 7. Non è ancora chiaro se queste persone accatteranno di collaborare con la Commissione e in quale misura.
Sulla faccenda la base repubblicana resta divisa. Figure estremiste di destra come Steve Bannon e Laura Loomer continuano ad accusare il Dipartimento di Giustizia di aver gestito male quel che è ormai considerata una priorità dalla base trumpiana. Sfruttata dai democratici, che hanno colto l’occasione per lanciare nuove richieste di trasparenza, scatenando l’ira del presidente. «Ipocriti» li ha definiti la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt: «Sono stati al potere per anni e con quelle carte non hanno mai fatto nulla. È stato Trump a ordinare analisi approfondite di tutti i fascicoli relativi a Epstein». Profondamente innervosito da tanta attenzione, anche ieri The Donald ha chiesto ai giornalisti di «fare le loro domande a Bill Clinton e all’ex Segretario dem al Tesoro Larry Summers. Loro sanno». E vedremo solo successivamente cosa.