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 2025  agosto 07 Giovedì calendario

Il porno artificiale di Musk


Elon Musk ha infine messo in commercio il suo generatore di skibidi boppy: Grok Imagine. Questa è una funzionalità dell’intelligenza artificiale di Grok che, in maniera onesta, ha l’opzione per video più o meno erotici, e dico onesta perché l’obiettivo di produrre video generati con l’AI non è di certo elaborare video con i gattini rapiti dagli alieni. La funzionalità di chiama “spicy": si parte da un’immagine reale o generata con Grok e si realizza un video di pochi secondi. Più che andare su Marte, più che far nascere il terzo polo americano, più delle macchine che guidano da sole, riportare in vita Vine sarebbe la cosa più visionaria pensata finora da Musk. Faccio una premessa: questa modalità di Grok non pone nessun problema nuovo, perché il problema c’è già e questo problema non ha soluzione. Mettere in mano a tutti quelli che hanno un telefono la possibilità di elaborare video porno con la faccia di chiunque – bambini, celebrities, politici e via dicendo- è un problema che esiste da tempo, e nessuno ha fatto niente, perché nessuno ci può fare niente, perché è come aver prodotto un veleno senza l’antidoto. Per fare un esempio, nel 2023 un gruppo di adolescenti tra i dodici e i quattordici anni aveva prodotto i deepfake di una ventina di ragazze tra gli undici e i diciassette anni, immagini fatte poi circolare su gruppi Telegram e Whatsapp. I colpevoli hanno avuto una pena rieducativa, non essendoci una legislazione specifica in materia. Quelle immagini non erano vere, ma quella rimane pornografia minorile, anche se falsa. A cosa serve, e per cosa è nata, la funzionalità video dell’intelligenza artificiale? Immagino anche, se non soprattutto, per produrre pornografia. Questo comporterebbe diverse cose, e secondo me vale la pena rifletterci più che indignarsi: la fine di Onlyfans, la crisi dell’industria del porno e relativi sfruttamenti, ad esempio. Una pornografia completamente artificiale sarebbe una pornografia, per così dire, moralmente più accettabile? Siccome siamo andati troppo oltre con l’AI, l’unica cosa da fare è regolamentarla in maniera efficace. Bisogna fare in modo di poter rintracciare chi produce immagini vietate o chi commette reati -e i reati vanno scritti e aggiornati-, bisogna che certe funzionalità costino molto, bisogna rendere l’AI complicata, o riconoscibile. Elon Musk ha scritto sul suo profilo X che con Grok Imagine “sono state generate 14 milioni di immagini, oggi siamo a più di 20 milioni”. Un’utente ha postato il video di un mio mini-pony cavalcato da una bambola scrivendo “Grok Imagine ha fatto vivere i giocattoli di mia figlia”, mentre Musk ha messo un video in cui prendeva vita un disegno scrivendo: “Grok Imagine può trasformare i disegni di tuo figlio in un film di animazione”, e poi ci sono varie donne bellissime e artificiali: sono tutte immagini false in maniera molto chiara. Ad un certo punto un utente posta un video virato seppia con una giovane donna in treno, molto più realistico degli altri. Questo utente scrive che ha usato Grok con alcune foto di sua madre da giovane per farne dei video, e soprattutto che sua madre è morta nel 2002. “Stai condividendo l’allucinazione di un momento che non è mai accaduto grazie a un programma del computer” gli scrivono, e questo è quello che succede con l’AI in qualunque modo sia usata. La morte è rimasta l’unica cosa che non si può sconfiggere e l’immortalità è l’unica cosa che i miliardari non possono comprare: l’intelligenza artificiale serve anche a battere la morte. Riportare in vita i morti è la risposta a un bisogno che nessuno dovrebbe avere. Le persone hanno iniziato a fare terapia con ChatGPT, è come andare in analisi gratis, e insomma fai tornare in vita tua madre con un video, poi fai una seduta parlando con l’AI di quanto ti manca, e alla fine scopri che la tua è una soluzione che alimenta il problema, se ti va bene. Qualche tempo fa ho visto il video di un uomo che picchiava un robot umanoide, e la mia reazione è stata come se quell’uomo stesse picchiando un essere umano, e sarò onesta: questa sensazione mi ha dato un certo sollievo. —