La Stampa, 12 agosto 2025
La segretaria della principessa Grace
«Com’era la principessa? Meravigliosa. In francese si potrebbe usare l’espressione jolie et belle. Qualcosa di più della semplice bellezza». Quando parla di Grace Kelly, l’attrice americana che lasciò il cinema per vivere l’amore da favola con Ranieri III e diventare la principessa di Monaco, il suo sguardo si perde in un punto lontano e i suoi occhi luccicano di rimpianto. Louisette Lévy-Soussan è stata la segretaria personale di Grace per 19 anni. Fino al terribile incidente del 13 settembre 1982, giù dai tornanti de la Turbie.Grace Kelly è stata la «sua» principessa. Louisette le è stata accanto come custode silenziosa di agende, confidenze, preoccupazioni e sogni. E, da quel settembre che portò via la sovrana, ha conservato in un angolo del cuore un tesoro fatto di ricordi, emozioni e riconoscenza. Perché l’incontro con la principessa, a cui il destino aveva offerto una corona, le ha cambiato la vita. Come ricorda nel suo buen retiro nella campagna di Ceva (5.700 abitanti, in provincia di Cuneo), dove ha recuperato la vecchia casa di famiglia e dove trascorre i weekend e un po’ d’estate. Con una vivacità e una mole di impegni da non immaginare che il 1° luglio ha compiuto novant’anni. Festeggiata a Monaco con i fiori, gli auguri e l’abbraccio affettuoso del principe Alberto e della moglie Charlène.I genitori di Louisette (originari di Genova e Ceva) lavoravano a Palazzo Grimaldi. Lei ha studiato a Nizza e in Inghilterra. Un anno ha insegnato francese nel castello in Svezia di una famiglia nobile. Al ritorno, ecco l’opportunità di un posto come segretaria (che parlasse inglese) del nuovo capo di gabinetto a corte, il colonnello Ardant (padre dell’attrice Fanny). «Dopo 7 mesi mi disse che la principessa chiedeva che lavorassi con lei – racconta Louisette (cognome di nascita Grillo) -. L’ho fatto per 19 anni. Era il 1964, aspettava Stéphanie. Il mio ufficio era nella torre, vicino al suo. Abitavo fuori del Palazzo».Le giornate insieme: «Cominciavo aprendo la posta, lei veniva in ufficio la mattina o il pomeriggio. Ricordo in particolare il 1966, il centenario di Monte Carlo: abbiamo lavorato in modo stretto un anno intero, per organizzare eventi tutte le settimane, invitando ospiti come i ballerini Nureyev e Margot Fonteyn». E ancora: «La principessa riceveva tante persone. Amava i fiori e aveva aperto un Garden Club, uno dei primi a creare gli ikebana. Ho viaggiato con lei, negli Stati Uniti e in Inghilterra, ma non accadeva sempre».Grace «non era fredda», come qualcuno l’ha dipinta: «Era riservata e poco espansiva di carattere. Molto generosa, intelligente, intellettualmente curiosa e tanto religiosa». Il suo rapporto con il mondo di Hollywood, che aveva lasciato? «Gli amici più stretti li aveva come ospiti a Monaco. Da Ava Gardner a Frank Sinatra e Cary Grant».Nell’anno scolastico, la principessa e Louisette abitavano a Parigi, dove i figli studiavano. «Quand’è morto mio marito, mi è stata molto vicina», sottolinea l’ex segretaria, che ha continuato ad accompagnare e assistere la sovrana nelle attività ufficiali e private, fino a quel maledetto settembre. «Ci eravamo viste una decina di giorni prima dell’incidente, a Roc Agel – racconta -. Le dovevo far firmare i documenti, non c’erano mail o cellulari con cui comunicare. Poi sono partita per le vacanze in Olanda. Ho sentito alla radio cos’era accaduto. Ho chiamato il Palazzo, nel rientro in aereo ho continuato a piangere. Non potevo credere o immaginare che una perfezione di donna com’era Grace potesse non esserci più».L’affetto e l’ammirazione passano dalle parole al tocco lieve con cui Louisette sfiora la foto in bianco e nero, dov’è insieme alla principessa. Sulla mensola di casa, a Ceva, una serie di immagini incorniciate racconta qualche spaccato del suo mondo: i genitori, i due figli, le nipoti (è bisnonna), le nozze con il marito cebano Paolo Azzoaglio (banchiere, morto nel 2007), gli scatti con i principi Alberto e Charlène, uno con l’attrice Ursula Andress. Gli album di una vita sono a casa, a Monaco, dove Louisette Lévy-Soussan ha ancora un ufficio a Palazzo.«Dopo la morte di Grace, per alcuni anni ho collaborato con Stéphanie e con Alberto, finché è salito al trono – spiega -. Un ruolo che avrebbe richiesto impegno totale, così mi sono ritirata». Ma non ha smesso di lavorare: ha fondato Lions femminile e Club Stradivari per giovani musicisti, è presidente di Action Innocence Monaco (protegge i bambi ni dai rischi Internet) e Crem (Club résidents étrangers de Monaco). Oltre che consigliera di Spa, per la tutela degli animali: così ha adottato Joy, uno dei suoi cani. Che ama come i fiori che la circondano in giardino: dalle ortensie all’ibisco. Come li amava Grace. —