lastampa.it, 30 luglio 2025
Aerei, sempre più turbolenze a bordo: ecco perché sono aumentate del 55%
Il clima terrestre che si fa più caldo provoca inconvenienti anche nel trasporto aereo. Negli ultimi 40 anni lungo la rotta del Nord Atlantico, che è la più trafficata del mondo fra quelle transoceaniche, c’è stato un aumento del 55% delle turbolenze atmosferiche gravi. Incrementi meno forti, ma registrati dalle statistiche, hanno colpito l’Asia orientale, il Nord dell’Oceano Pacifico, l’Africa settentrionale e il Medio Oriente. Per fortuna, le turbolenze – cioè gli scossoni e quelli che vengono abitualmente definiti “vuoti d’aria” – non fanno precipitare gli aerei, però provocano grande spavento, causano danni alle cose e alle persone, e in certi casi (rarissimi, ma ci sono) fanno persino dei morti: c’è chi muore d’infarto per la paura, e c’è chi viene colpito da trolley o altri oggetti pesanti che cadono dalle cappelliere.
Pochi decessi ma molti feriti
I decessi sono pochissimi: in media soltanto uno ogni dieci anni in tutto il mondo. Ma i feriti sono molto più numerosi: per esempio negli Stati Uniti se ne sono contati 207 negli ultimi quindici anni, e stiamo parlando di feriti gravi, cioè che hanno dovuto essere ricoverati in ospedale, tralasciando i semplici contusi. Nei tre quarti dei casi i feriti gravi non sono passeggeri né di piloti ma hostess e steward che nel momento della turbolenza non indossano le cinture di sicurezza perché stanno svolgendo mansioni al servizio dei viaggiatori; questo dettaglio è spiacevole da riferire, perché stiamo parlando di incidenti sul lavoro, capitati a persone che si sacrificano per il prossimo, ma d’altra parte la notizia ha un risvolto rassicurante: ci dice che rispettare l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza riduce enormemente il rischio di essere feriti.
La definizione e i numeri dell’Icao
Ma come si definisce, precisamente, una turbolenza grave? Secondo l’Icao (cioè l’ente mondiale per l’aviazione civile) l’ipotesi si verifica quando i movimenti verticali dell’aereo esercitano una forza superiore a 1,5 G, cioè una volta e mezzo l’ordinaria gravità terrestre. La soglia non è scelta in modo arbitrario: si tratta proprio della forza sufficiente a sollevare una persona dal sedile se non indossa la cintura di sicurezza.
Ancora l’Icao dice che ogni anno su un totale di oltre 35 milioni di decolli in tutto il mondo si contano circa 5.000 casi di turbolenza grave, e questi eventi sono in aumento.
Peraltro, negli ultimi decenni sono aumentati anche i mezzi tecnici che permettono ai piloti in volo di individuare e scansare le zone di turbolenza; ma gli stessi piloti ricevono indicazione dalle compagnie aeree di evitare deviazioni eccessive, per non aumentare troppo i tempi di volo e i consumi di carburante; perciò la tendenza non è a tenersi a grande distanza dalle zone di turbolenza ma di sfiorarne i margini, e magari un po’ si balla.