Avvenire, 29 luglio 2025
Bilancio Apsa, contributo di 46 milioni alla Santa Sede
Un utile di 62,2 milioni di euro (oltre 16 in più rispetto al 2023) e un contributo straordinario – 46,1 milioni di euro (37,93 milioni del 2023) per la copertura del fabbisogno della Santa Sede e del deficit della Curia romana. Sono i dati del bilancio 2024 dell’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, pubblicato ieri. «Uno dei migliori bilanci degli ultimi anni», commenta ai media vaticani il presidente, l’arcivescovo Giordano Piccinotti.
La crescita della redditività «non è fine a sé stessa» ma «per garantire una maggiore capacità di contribuire al fabbisogno della Santa Sede». E, quindi, alla missione della Chiesa e del Papa. «L’Apsa sta facendo il suo dovere – sottolinea Piccinotti -, andiamo a dare una copertura importante del fabbisogno finanziario della Curia». Le unità immobiliari della Santa Sede gestite in Italia sono 4.234, delle quali il 92% delle superfici degli immobili è localizzato nella provincia di Roma; il 2% è collocato nelle province di Viterbo, Rieti e Frosinone, il 2% a Padova, il 2% ad Assisi, il restante 2% è collocato in altre località al di fuori del Lazio. Per quanto riguarda Roma, la maggiore concentrazione riguarda le zone adiacenti lo Stato Città del Vaticano, con il 64% delle superfici che si trova nei rioni centrali, il 19% nei quartieri limitrofi ed il 17% nei quartieri periferici. Sono invece circa 1.200 le unità immobiliari gestite all’estero (Londra, Parigi, Ginevra e Losanna) ed in Italia da società partecipate.
In merito, poi, alle imposte per gli immobili in Italia, relativamente all’anno d’imposta 2024 l’Apsa ha comunicato di aver versato, in forma diretta e indiretta, 6 milioni di euro per l’Imu e 3,19 per l’Ires.