il Fatto Quotidiano, 29 luglio 2025
Il sondaggio di Swg per Cairo “nuovo leader dei moderati”
Le ambizioni politiche di Urbano Cairo non sono una sorpresa, il tema della sua “discesa in campo” riemerge di tanto in tanto come un fiume carsico. Stavolta sappiamo qualcosa in più: il proprietario di Rcs, La7 e del Torino Calcio ha commissionato un sondaggio all’istituto di ricerca Swg, attualmente in lavorazione, per prendere il polso al gradimento degli elettori.
Cairo non ha mai fatto mistero di essere un uomo di estremo centro: moderato, liberale, una figura all’apparenza sovrapponibile a quelle che già intasano il mercato elettorale italiano, dove nessuno degli attuali protagonisti, da Matteo Renzi a Carlo Calenda, è mai uscito dalle secche di risultati elettorali deludenti e inversamente proporzionali alle dimensioni del proprio ego.
Forse proprio in virtù dei loro fallimenti, il padrone del Corriere della Sera pare stuzzicato dall’idea di lanciarsi alla guida di una nuova formazione moderata.
Nel questionario viene chiesto prima agli intervistati se sarebbero interessati a “un nuovo partito che promuove una politica seria, con volti nuovi, attento al ceto medio impoverito e alle fasce deboli” (domanda retorica: con queste caratteristiche, chi mai potrebbe rispondere di no?). Poi viene suggerita la soluzione: “Ritiene che Urbano Cairo sarebbe adatto a guidare una forza politica come quella descritta prima?”. Quindi le domande diventano più specifiche e compare un indizio sul possibile orizzonte temporale dell’operazione, le Politiche del 2027: “In una scala da 0 a 100, con quale probabilità potrebbe votare per un nuovo partito come quello descritto sopra alle prossime elezioni politiche, se fosse guidato da Urbano Cairo?”. Nel quesito successivo, l’ipotetica creatura di Cairo viene confrontata con gli altri partiti esistenti, in una lista che mette in cima gli altri soggetti di centro: “Se ci fosse questo nuovo partito, quali delle seguenti liste voterebbe più probabilmente alle elezioni politiche?”. Ecco l’elenco, rigorosamente nell’ordine in cui è scritto: “Il nuovo partito guidato da U. Cairo; +Europa; Italia Viva di M. Renzi; Azione di C. Calenda; Partito Liberaldemocratico; Movimento Drin Drin di Alberto Forchielli e Michele Boldrin” e poi via via gli altri, da Forza Italia fino al Movimento 5 Stelle. In seguito il discorso si sposta sulle coalizioni: viene chiesto agli intervistati di scegliere tra una coalizione di centrosinistra guidata da Elly Schlein, una di centrodestra con Giorgia Meloni e una “Coalizione indipendente: il nuovo partito di Cairo, liste civiche e di territorio – Candidato premier: Urbano Cairo”. La stessa domanda viene ripetuta subito dopo inserendo nell’elenco (accanto al “polo Cairo”) anche una coalizione centrista, con frontman Carlo Calenda. Infine il gradimento sul presidente del Torino viene misurato in una serie di quesiti-testa a testa con altri leader politici: “Se dovesse votare per il prossimo presidente del Consiglio, chi sceglierebbe tra Urbano Cairo e Giorgia Meloni?”. Nelle domande successive viene contrapposto prima a Giuseppe Conte e poi a Matteo Salvini.
Non è la prima volta che il proprietario del Corriere si affida ai sondaggi per sapere quanto piace agli elettori italiani. L’anno scorso, dopo aver giocato sull’ipotesi di candidarsi a sindaco di Milano (“È la mia città, la adoro, perché no?”, la sua battuta a Un giorno da pecora), ne aveva commissionato uno ad hoc ancora a Swg. Non solo politica: Cairo si fa dare i numeri anche sulla sua popolarità calcistica. Lo scorso dicembre aveva dichiarato: “Ho fatto fare un sondaggio e alla fine il 60% abbondante dei tifosi del Toro non vorrebbe che andassi via”. A giudicare dalle contestazioni feroci e frequentissime dei tifosi granata nei suoi confronti, deve trattarsi di una maggioranza clamorosamente silenziosa.
Abbiamo contattato Cairo per chiedergli di commentare le sue ambizioni da candidato premier di un nuovo partito di centro, ma il presidente ha detto di non saperne niente: “È un’informazione sbagliata, io non ho commissionato proprio nulla e non sono a conoscenza di sondaggi”. Dev’essere stato qualcuno che gli vuole davvero bene.