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 2025  luglio 28 Lunedì calendario

Katharine Hepburn e Spencer Tracy, storia di un grande amore segreto

essuno ci avrebbe scommesso. Troppo diversi sulla carta. Lei anglosassone, protestante, sportiva, indipendente e ottimista. Di origine irlandesi e fervente cattolico, lui è sposato con figli e dire che beve parecchio è un eufemismo. Il suo cinismo, poi, tende alla malinconia. Eppure la storia d’amore tra Katharine Hepburn e Spencer Tracy è una delle più intense del mondo del cinema. Entrambi vincitori di più premi Oscar, hanno girato nove film insieme e non si sono mai sposati. Ma la loro unione clandestina – era il segreto di Pulcinella tra gli addetti ai lavori – è durata senza interruzioni né ripensamenti dal 1941 al 1967, quando l’attore è mancato per un attacco di cuore nella cucina di Hepburn, qualche giorno dopo la fine delle riprese di quel capolavoro che è Indovina chi viene a cena? (Guess Who’s Coming to Dinner), diretto da Stanley Kramer, con una serie di battibecchi epici non molto dissimili da quelli che hanno caratterizzato il loro rapporto. 
Il primo incontro non è stato dei migliori. Nata il 12 maggio 1907 a Hartford, nel Connecticut, Katharine era figlia di una suffragetta e di un medico. Con la madre aveva partecipato a diverse manifestazioni femministe e frequentava gli ambienti progressisti. “Kate era arrogante, autoritaria, voleva sempre avere ragione e osava portare i pantaloni in pubblico”. ha raccontato Spencer Tracy. Nel documentario All about me del 1993, lei ha rivelato: “Quando incontro degli uomini per motivi professionali tento sempre di sopraffarli, di mettermeli sotto i piedi”. Così, dal suo 1.70 di altezza, ha l’abitudine di indossare tacchi vertiginosi per sovrastare ancora di più i suoi partner. Quando si trova davanti per la prima volta Tracy – la supera solo di cinque centimetri – lei esordisce con la battuta: “Temo di essere un po’ troppo alta per lei, mister Tracy...”. Mankievicz, che era presente, replica: “Non preoccuparti, baby, ti porterà subito alla sua misura”. Appena Katharine Hepburn lascia la sala, Spencer Tracy si volta verso il regista: “È fuori questioni che io lavori con questa donna”. E invece... “In effetti mi impressionava tantissimo, la mia arroganza dissimulava una grande timidezza”, ha confidato Hepburn, “giravano molte voci sul suo conto, aveva la reputazione di un donnaiolo alcolizzato. Quando ho comprato i diritti per “La donna del giorno” (1942) ne ho approfittato per suggerire Tracy, e quando gli ho chiesto cosa ne pensasse, mi ha risposto: ‘Va, sta in piedi, ma attenzione a te nelle scene d’amore’”.
Il colpo di fulmine
Il film diretto da George Stevens è l’incipit di un lungo sodalizio. Il primo giorno delle riprese Tracy si permette di piazzarle una gran pacca sul sedere e lei ribatte che le unghie del suo futuro partner non sono curate e che i suoi modi non sono il massimo. Tanto lui è brutale quanto lei è elegante. Avrebbero potuto detestarsi, ma è stato subito colpo di fulmine. La maggior parte delle pellicole che girano insieme, sono variazioni sul tema di un rapporto conflittuale tra un uomo conservatore e una donna che vuole essere considerata alla pari:“Rispecchiavano bene la nostra relazione, dispute simpatiche, humor nero, un mix di gioia e disperazione”, ricorda Hepburn. “eppure sono stata allevata da una madre femminista fino alla punta delle unghie”.
Sul set si iniziano a notare i primi cambiamenti, lui la chiama Kate, lei – pur continuando ad indossare jeans e pantaloni larghi – porta anche dei capi che ne sottolineano la femminilità, pranzano insieme nel camerino di lei. È uno scandalo, ma la M.G.M., che in genere sfruttava il gossip per farsi pubblicità, mantiene il massimo riserbo sulla liaison. Le ragioni? I due erano molto discreti, Tracy, che aveva un figlio sordo, non avrebbe mai lasciato la moglie, e Hepburn stava cercando di allontanarlo dalla bottiglia: “La nostra relazione era cominciata da poco e già c’era un problema che avevo dovuto affrontare anche con John Ford: l’alcolismo”.
Quando Katharine Hepburn conosce Spencer Tracy, che è nato è nato il 5 aprile del 1900, ha già una carriera brillante mentre lei è tornata a lavorare in teatro perché non riesce a sfondare, contesta le regole maschiliste di Hollywood, rifiuta le foto promozionali, il trucco. Confiderà poi che dopo il suicidio del fratello, trovato impiccato nella camera d’albergo dove dormivano insieme, le era cambiato il carattere: “cominciai a riflettere sul senso della vita, diventai più lunatica, poco studiosa, mi isolai. La mia sola speranza era quella di diventare un’attrice”. Aveva 13 anni.
Per Spencer sviluppa un sentimento protettivo e materno, accetta quello che non ammetterebbe da nessun altro: gli fa bere tè forte nelle pause tra una scena e l’altra per evitare che beva alcol, quando si ubriaca aspetta che smaltisca la sbornia per poi accompagnarlo sul set, lo venera: “Sono per lui un’amica, una segretaria, una baby sitter, una cuoca e un autista, quando sono con lui non beve, tuttavia se mi devo allontanare per le esigenze del set lui si deprime e ci si ributta dentro”.
Pare che in questi momenti di abbandono Tracy la tradisse, si dice anche con Grace Kelly. Kate però resterà al suo fianco fino alla fine e lo rimpiangerà sempre. Forse per un’alchimia degli opposti, o perché, come ha spiegato una volta lei: “Era virile, il genere d’uomo che mi attirava. Un uomo come mio padre:silenzioso, fiero e solido”. Diciotto anni dopo la sua morte, si rivolge ancora a lui in un documentario con gli occhi velati di lacrime: “Perché hai sempre cercato di fuggire l’uomo eccezionale che eri?”