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 2025  luglio 29 Martedì calendario

Ladispoli, psicosi coccodrillo e ricerche con il drone. Una mamma: “È il giocattolo di mio figlio”

Droni che volano in cielo, perlustrazioni lungo il fosso Sanguinara. “C’è un coccodrillo nel fiume” è l’allarme scattato a Ladispoli. Invece, come prevedibile, probabilmente era tutto falso. Un fake. “Quello è il giocattolo di mio figlio”, racconta Elena, che dalle tante foto iniziate a circolare in rete ha riconosciuto l’animale di plastica. Si trovava nel parco a ridosso del Ponte Navarra. “Noi lasciamo qui i giocattoli con cui i nostri figli non giocano più, per farci giocare anche gli altri bambini”, ha raccontato la donna al Tgcom24, certa di aver riconosciuto il suo coccodrillo: “Ha la bocca aperta, è sporco di pennarelli con cui mio figlio lo ha colorato. È sempre nella stessa posizione”.
Qualcuno, per divertimento, lo avrebbe gettato nel fiume che dista pochi metri. Poi la foto con l’inquadratura stretta ha fatto il resto. Prima la psicosi sui social, poi le chiamate al 112. Fino alle 13:16 del 27 luglio, quando arriva il surreale annuncio del sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando: “Sono giunte alcune segnalazioni riguardanti la possibile presenza di un rettile di modeste dimensioni all’interno del fiume Sanguinara. In base alle fotografie e alle testimonianze raccolte potrebbe trattarsi di un piccolo esemplare di caimano, tra i 50 e i 70 cm. Non si esclude che possa trattarsi di uno scherzo di pessimo gusto”.
Il sospetto che si tratti di una bufala è concreto. Ma a Ladispoli, dopo la leggendaria scappatella di Kimba – il leone fuggito dal circo Rony Roller nel novembre 2023 – tutto è possibile. Per questo partono lo stesso le ricerche. “Sono già state allertate le autorità competenti, che interverranno sul posto per accertare i fatti ed eventualmente catturare l’animale. Nel frattempo si invita la cittadinanza a prestare attenzione e a segnalare con tempestività eventuali avvistamenti alle Forze dell’ordine”.
Vengono mobilitati carabinieri, polizia, vigili e Protezione civile. Le guardie zoofile iniziano a perlustrare gli argini del fiume Sanguinara. Un volontario mette a disposizione il suo drone per controllare l’area. Ma del coccodrillo, nessuna traccia. L’allarme rientra. Rimane il mistero. Perché nel parco giochi, aggiunge ancora Elena, “c’era anche un dinosauro”. Che fine abbia fatto nessuno lo sa.